La Ciudad Abierta, seconda sede extraurbana della Scuola di Architettura della Università Cattolica di Valparaiso (Cile), è stata realizzata a partire dal 1971 tra le dune del Ritoque, in uno scenario selvaggio affacciato sull’oceano pacifico.
Fondata da un gruppo di architetti, poeti e altri artisti, docenti della Scuola di Architettura, la Ciudad Abierta è diventata un’avventura culturale tra le più importanti del continente sudamericano.
Qui le attività didattiche – corsi e workshops - sono ospitate dentro edifici e istallazioni realizzati in autocostruzione dagli stessi docenti e studenti, attraverso un processo condiviso da tutti, che lega il costruire all’atto poetico, l’arte alla vita.
Residenze per studenti
Il Palazzo dell’alba e del tramonto, sistemazione esterna destinata ad incontri e assemblee
Aula all’aperto
Anche gli arredi sono autocostruiti
Acquistati i terreni, il gruppo dei fondatori – tra cui il poeta Godofredo Iommi e l’architetto Alberto Cruz – ha dato vita ad una straordinaria esperienza culturale, didattica, e di vita. La scelta di impiegare materiali poveri, la volontà di costruire ‘senza collocarsi nel possesso’ hanno dato vita a più di 45 strutture – tra laboratori, luoghi di riunione, residenze per famiglie e per gruppi di studenti, opere all’aperto – segnati da un carattere di transitorietà, leggerezza,ricerca di linguaggi nuovi e non standardizzati. Per capire lo spirito della Ciudad Abierta è necessario riconoscere l’importanza che viene data dell’azione corale: qui si progetta, si costruisce e si sperimentano i linguaggi architettonici sempre in modo condiviso.
All’inizio del processo che porterà alla realizzazione di un nuovo manufatto, l’architettura si lega e si rivitalizza attraverso il contatto con la parola poetica, generata anch’essa attraverso azioni collettive chiamate faenas.
In questa ricerca costante, l’università sperimenta ininterrottamente su sé stessa i contenuti degli insegnamenti, mettendo in atto un rapporto vivo ed in continua trasformazione tra elaborazione didattica e spazio agito ed abitato.
Residenza.
Le geometrie irregolari di una finestratura
Ogni episodio architettonico è risolto realizzando elementi e soluzioni unici e fortemente contestualizzati.
Le dune, spazi, mobili per eccellenza, oltre alle costruzioni ospitano giochi e feste che celebrano momenti di significato comune.
La Torre dell’acqua. Installazione
L’esperienza della Ciudad Abierta è segnata dalla volontà di affermare la propria specificità sudamericana e dall’autonomia rispetto ai canali della cultura architettonica dominante.Anche il riferimento al pensierocristiano è fondamentale per comprenderne la filosofia:
‘ricchezza e potere contaminano lo sforzo e confondono le intenzioni. Al contrario povertà e risparmio devono essere celebrate e coltivate’.
citato in: Alfieri, Massimo; La Ciudad Abierta, Roma, Dedalo, 2000, p.47