Nelle scuole Waldorf si considera l’aspetto estetico come parte integrante della vita scolastica.
I bambini assorbono tutto quanto avviene attorno a loro: non è solamente i contenuto della materia a influenzarli, ma la totalità delle esperienze vissute in classe. Nella pedagogiasteineriana i colori dell’edificio, la disposizione dei banchi, i quadri appesi alle pareti, i disegni e gli scritti alla lavagna, il modo in cui l’insegnante si muove e parla, derivano anche da considerazioni estetiche e sono considerati parte essenziale dell’insegnamento. L’elemento artistico permea tutta l’educazione, e risponde ad un profondo bisogno:
‘nell’età della scuola inferiore, dai 7 ai 14 anni, tutto quello che il bambino incontra viene trasformato in immagini interiori, motivo per cui l’insegnante deve soddisfarne le istanze artistiche e non solo quelle intellettuali.' (Chistopher Clouder, L’educazione artistica è qualcosa di più che ‘essere creativi’, da ‘Pedagogia Waldorf’, Catalogo dell’esposizione per la 44 sessione del congresso internazionale per l’educazione dell’UNESCO a Ginevra, pag. 35)
L’apprendimento vuole coinvolgere interamente il bambino – testa, cuore e mano – e indirizzarlo verso l’azione e l’esperienza diretta.
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