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manualità e creatività

'Dita abili producono pensieri mobili' (Karl-Reinhard Kummer, ivi, pag.29)
Testa, cuore e mano hanno pari dignità e importanza, e lo sviluppo delle capacità pratico-artigianali viene curato con la stessa attenzione riservata all’esercizio delle capacità cognitive e morali.
All’azione esterna corrisponde sempre un’attività interiore, e quanto più tale attività è raffinata, tanto più lo diventa anche il pensiero. Nell’azione il bambino ha modo di superare i riflessi e i movimenti primitivi, innati, che lasciano il posto a movimenti intenzionali.

flauti

Flauti nelle custodie fatte a maglia dai bambini stessi

Per questo motivo si dà grande importanza alla mobilità delle dita, proponendo, ad esempio, il flauto fin dalla prima classe e insegnando ai bambini a cucire e lavorare a maglia per creare oggetti di uso pratico.

Seguendo il principio della ‘comprensione attraverso l’azione’: gli allievi si esercitano a trasformare un’idea in piano di lavoro e da qui arrivare alla realizzazione del prodotto finito.

Sviluppando precisione e costanza e scontrandosi con i limiti del materiale e le difficoltà poste dagli attrezzi necessari a lavorarlo, si cimentano con materiali diversi, dai più morbidi e caldi - lana e cera colorata, utilizzati nelle prime classi – fino al cuoio, al legno e persino al marmo, riservato alle classi superiori.

L’apprendimento pratico inteso come ‘imparare attraverso mani, cuore e testa’ si esplica inoltre nell’imparare la scrittura, il calcolo e la lettura attraverso il ‘disegno pittorico’ e attraverso esercizi ritmici che coinvolgono l’intera persona.