Il modellaggio è un’attività didattica fondamentale, ricca di effetti su moltilivelli di esperienza: allena alla concentrazione e alla destrezza, e mette in gioco l’energia più profonda. L’offerta di materiali naturali rispetta e sostiene lo sviluppo sensoriale.
La cera vergine d’api utilizzata nei primi anni è colorata con pigmenti naturali di tinte vivaci, profumata e luminosa. È facilmente malleabile e morbida e calda al tatto. Nella foto: piccole forme in cera.
L’attività di modellaggio non ha l’obiettivo di sviluppare talenti artistici, ma di accompagnare la crescita attraverso l’esperienza del contatto con i materiali, diversi a seconda dell’età.
La lana colorata è offerta ai bambini dei primi anni. Attraverso i racconti si costruiscono delle immagini, poi rievocate per realizzare delle forme.
Le sostanze utilizzate per il modellaggiocambiano nel tempo perché è diversa la qualità dell’energia investita. Nei primi anni i bambini vengono messi a confronto con sostanze calde e colorate come lana e cera, morbide e facili da lavorare. Verso i 9 anni si affronta la creta che, al contrario, non ha colore, è fredda e umida al tatto, si rompe facilmente e si lavora con fatica. I 9 anni sono infatti considerati una fase cruciale, in cui si abbandona la dimensione più solare e armoniosa dell’infanzia per entrare nel mondo più maturo, dove è necessario lavorare con fatica.
Lavori in creta esposti dentro un’aula. L’attività di modellaggio con la creta si svolge in classe per i ragazzi più piccoli, in laboratorio per i più grandi.
Realizzazioni esposte nel laboratorio della creta. Qui si lavora sulla forma, mentre il colore è affrontato con l’attività di disegno.
Mentre il lavoro con la cera dei primi anni è istintivo, quello con la creta è faticoso e richiede più consapevolezza. Nella fatica si dà soluzione ad un’energia, investendola per creare degli oggetti armonici e sperimentando consapevolezza e maturazione.
Attraverso la costruzione di modelli in legno di graduale complessità, i ragazzi studiano anche la fisica e la geometria.
Più avanti le caratteristiche dei materiali con cui i ragazzi si misurano cambiano ancora: diventano più duri e difficili da lavorare e richiedono più impegno e concentrazione. Alla semplice manipolazione propria delle prime attività si affianca a partire dai 12 anni l’attività di scultura del legno e falegnameria, svolta nell’apposito laboratorio. Le mani non sono più sufficienti, il materiale richiede ora l’uso di strumenti via via più complessi per essere lavorato: riga e compasso per tagli e montaggi di precisione e sgorbie per intaglio e scultura. Anche la creta continuerà negli anni successivi raggiungendo livelli più alti di complessità.
Lavori di intaglio
Nelle ultime classi – in un apposito laboratorio – il modellaggio diventa battitura delrame o scultura del marmo. I materiali, duri e ostici, sono adatti al confronto con l’energia di questa età. Richiedono molta fatica, precisione e impegno.