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il pensiero mobile e creativo

la tessitura



Seguire il filo della tessitura, tirarlo a sé e farlo proseguire senza più vederlo mantenendone però il controllo, forma un’esperienza anche inconsapevole che crea la predisposizione a seguire poi una sequenza di concetti in età più grande.

telaio

Il primo telaio, utilizzato nella scuola materna. L’utilità pratica degli oggetti è un motivo di gratificazione ma non il fine del lavoro, che è quello di sviluppare una mente aperta e un pensiero mobile, agile e creativo.

telaio

La tessitura rappresenta un esercizio che educando la mano educa anche il pensiero. Come tutte le altre attività manuali – pur finalizzate alla realizzazione di oggetti specifici – è occasione per mettere in gioco l’intera energia della persona.

flauti

Le custodie dei flauti e i telai circolari utilizzati nelle prime classi per realizzarle.

Il filo fatto passare nel piccolo telaio della scuola dell'infanzia diventa filo di lana e poi filo robusto per cucire il cuoio di scarpe e borse: anche i materiali diventano più duri e difficili da lavorare e richiamano un’energia più attiva e consapevole.

sacca

Le decorazioni sono ottenute con colori e piccoli punti a ricamo. Nella foto: la sacca che accompagna i bambini dalla prima classe.

Il semplice gesto di guidare il percorso di un filo ripetendolo più volte, anche se non stimola direttamente il pensiero, forma una base e allena a seguire quell’altro movimento - la capacità di percorrere un itinerario logico - che si manifesterà più tardi, con la pubertà, quando sarà il momento di sviluppare il pensiero autonomo.

L’attività di tessitura ha benefici effetti su molti livelli: l’addestramento per il tatto sottile, il coordinamento dei movimenti, la capacità di rimanere concentrati su un’attività per lunghi periodi.

La consapevolezza dell’utilità pratica degli oggetti prodotti, insieme alla loro gradevolezza estetica, genera ulteriore appagamento e gratificazione.

lavori a maglia

La concentrazione e la costanza del movimento della mano insegnano a dominare il pensiero. Nella foto: per i primi lavori a maglia sono utilizzati stecchi in legno, con cui si ottiene una tessitura piuttosto grossa.

L’educazione passa attraverso gli oggetti e le attività cambiano a seconda dell’età e delle diverse capacità ed energie messe in gioco.

Dai telai - piccoli e semplici - della scuola materna, si passa a quelli circolari della prima classe e in seguito ai primi strumenti per lavorare la lana: stecchi in legno o ferri veri e propri.

Nel nono anno – considerato un momento cruciale per la maturazione dei bambini – si passa ad attività più difficili, come il punto croce con 3 o 4 aghi: il gesto è più raffinato e il pensiero più complesso.

telaio

I telai delle ultime classi.

Intorno ai 12 anni si attraversa un’altra fase cruciale: è il momento in cui tutte le capacità costruite finora possono riversarsi al di fuori, per occuparsi del mondo esterno e della conoscenza delle sue leggi.

Si comincia così ad affrontare l’uso di strumenti come telai e macchine da cucire e alla tessitura si affianca una vera e propria attività di sartoria, che porta alla realizzazione di vestiti, borse e scarpe in cuoio.

cuoio

Il cuoio usato nelle ultime classi per realizzare borse e mocassini. Dalla sesta in poi si utilizza anche la macchina da cucire.