Ad eccezione dei lattanti, tutte le sezioni si sviluppano in ambienti ampi e a doppia altezza e da un lato ospitano un soppalco destinato a zona riposo, raggiungibile tramite una scala in legno. Gli arredi non affollano lo spazio né le pareti, ma si concentrano in angoli allestiti per le attività, principalmente di tipo sensoriale, motorio, di costruzioni e grafiche. L’ampiezza produce un’impressione di rarefazione.
Dal pianerottolo della scala-scivolo si distinguono in alto il soppalco e sotto la zona del miniatelier.
Priva delle usuali connotazioni dei castelli destinati al gioco infantile – finestre, ringhiere o finti tetti – la scala-scivolo resta un oggetto aperto, da interpretare, che genera innumerevoli attività ed esplorazioni e offre piccoli spazi di sosta e di relazione. Le forme trasparenti a sinistra – aperte nel parapetto - sono fori per guardare la sezione da nuovi punti di vista.
Lo spazio è fluido e continuo, i soggiorni sono raccordati tra loro da grandi porte scorrevoli, mentre tutto l’insieme è aperto verso i giardini d’inverno tramite pareti vetrate.
I colorinon saturi e concentrati solo in alcuni punti fanno cogliere ancora di più tutta la vastità dello spazio, dove gli angoli restano comunque aperti e in relazione con l’insieme.Gli arredi sono di forme lineari e semplici. Molto ricchi e diversificati sono invece i materiali offerti, in particolare nell’angolo della sensorialità e della costruzione. Si tratta soprattutto di materiali non seriali, diversi per forma, texture o colore, che ‘contaminandosi’ invitano a sperimentare più linguaggi
Avviso: il progetto è concluso, pertanto il sito non è più aggiornato.
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