Lo spazio è politopo e il tempo policronico: nello stesso ambiente sono accolte attività diverse che possiedono tempi diversi.
Scuola di Montemignaio (Ar): la zona dei tavoli, l’angolo dei computer e a destra l’angolo delle scienze.
Aula a Nozzano (Lu), l'angolo dei computer e la zona dei tavoli
Al centro del progetto è il ripensamento dello spazioaula, che viene diviso in 4 principali aree di attività: l’agorà, la zona con i tavoli per attività di gruppo, l’angolo per i computer e due minilaboratori destinati al lavoro manuale e scientifico. A queste si aggiungono il tavolo dell’insegnante, un secondo tavolo utilizzato per lavoro a coppie e attività di recupero individuale, ed un terzo collocato vicino all’ingresso e predisposto con oggetti e sussidi inerenti al progetto didattico in corso (Make Learning Visible). Quest’ultimo è uno strumento particolarmente efficace per motivare i ragazzi verso gli obiettivi didattici in atto, perché viene da loro stessi predisposto e aggiornato con il procedere del lavoro.
Angolo del teatro nell'aula di inglese. Cenaia (Pi).
L’arredo è studiato per consentire più modalità di relazione: i ragazzi possono aggregarsi in gruppi più o meno numerosi, lavorare in coppia o individualmente. L’agorà in alcuni momenti accoglie le lezioni frontali, in altri consente di leggere o staccarsi dal resto del gruppo.
L’insegnante spostandosi tra i tavoli si affianca ai gruppi che lavorano.
Angolo delle scienze. Scuola di Castell'Azzara (Gr).