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LEARNING OBJECTS

Puntoedu, ambiente di apprendimento

La progettazione di Learning Object in un ambiente Blended E-Learning

di Silvia Martinucci
23 Novembre 2004

L’ambiente Puntoedu rappresenta la declinazione che Indire ha dato al modello di apprendimento blended e-learning: un sistema sociale in cui il corsista è oggetto e soggetto della formazione.
La mission complessiva dell’ambiente può sintetizzarsi nel favorire l’innovazione del comportamento professionale degli individui interessati alla formazione, nel caso di Indire quasi esclusivamente personale della scuola, dal dirigente scolastico agli insegnanti al personale non docente.
Il modello di formazione proposto si basa su una struttura a legame debole in cui il raggiungimento degli obiettivi operativo-didattici passa attraverso le attività proposte nei laboratori che vengono esperite da un lato e condivise dall’altro.
La formazione si costruisce quindi attraverso la riflessione sulla propria esperienza didattica e sulla successiva condivisione all’interno dell’ambiente di apprendimento Puntoedu. Si tratta di un processo di natura circolare – individuale da un lato e sociale dall’altro –  che porta infine ad una riproposizione di attività individuali condivisibili.

Il corsista:

  • decide individualmente, oltre alla logistica ed alla tempistica della propria formazione, la composizione del piano di studi personalizzato scegliendo fra quelli proposti gli obiettivi formativi che risultano più consoni alle proprie esigenze,
  • contribuisce alla discussione, alla condivisione ed alla rielaborazione delle esperienze individuali e condivise.

Lo stesso meccanismo circolare di apprendimento che viene proposto al corsista viene utilizzato per la progettazione e la realizzazione dei Learning Objects.

Il dettato - Demetrio Cosola - particolare - Dia IndireSi attinge ad un’esperienza conclusa. Si esamina la documentazione del progetto nonché il prodotto finale. Si adotta una strategie didattica e la si sviluppa componendo il L.O.
Il documentare per se stessi (materiali di diversa natura che contribuiscono alla definizione del progetto, ne consentono una adeguata pianificazione e realizzazione, ne testimoniano il processo di sviluppo e la successiva oggettivazione), diventa un documentare per comunicare (sempre più spesso un prodotto multimediale, o comunque un rapporto di sintesi che narra l’esperienza e mette in luce i risultati, gli aspetti rilevanti, i futuri sviluppi) e giunge al documentare per formare (traduzione dell’esperienza o di una sua parte in strategia didattica).

In tale contesto Indire organizza l’offerta formativa in macro aree tematiche, ciascuna delle quali si articola in obiettivi di apprendimento operativo-didattici, il vero “core” dell’ambiente.
L’obiettivo formativo raggiunge la sua completezza grazie a un duplice campo di azione:
il corsista è parte integrante del sistema Puntoedu, sia compiendo il proprio percorso di formazione attraverso le varie attività proposte all’interno del sistema di apprendimento, sia inviando il proprio contributo e riflessione. Documentare l’esperienza formativa rende il corsista parte integrante dell’ambiente blended proposto da Indire.

Il corsista compie i seguenti passi: sceglie l’area tematica, quindi l’obiettivo formativo, poi l’attività ed infine si trova “in situazione”. Caratteristica di tale processo è l’alto grado di consapevolezza da parte dell’utente cui deve corrispondere un oggetto “autoconsistente” - da un lato fortemente connotato dal punto di vista tematico, dall’altro estremamente versatile per quanto riguarda gli strumenti - che riunisca:

  • materiali teorici
  • proposta di attività
  • ambiente sociale
  • risorse


specifiche queste che – come la letteratura suggerisce – concorrono alla definizione dei Learning Object.

 

 

 

 

 

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Il L.O. in Puntoedu ha una dimensione quindi assolutamente dominante ed assolve una triplice funzione:

  • permettere al corsista di approfondire alcune delle tematiche affrontate nei materiali di studio utilizzando metodi e strumenti che valorizzino la dimensione del fare; 
  • avviare una riflessione critica e condividere le conoscenze acquisite con gli altri corsisti (nei forum come nelle comunità di pratica come nella classe virtuale o negli incontri in presenza);
  • raccordare le conoscenze acquisite alla pratica educativa (a scuola con gli alunni).

Dia IndireLa progettazione del LO per Puntoedu si realizza attraverso la scelta della strategia didattica più consona a quel particolare tema ed a quella particolare esperienza, nonché all’obiettivo formativo che con tale L.O. si vuole raggiungere, con un percorso circolare che vede la scuola ed il corpo docente:

1. progettare un intervento didattico innovativo
2. portare a termine il progetto
3. documentare il lavoro svolto
4. tradurre il know how individuale in strumento formativo

Non si tratta pertanto di esperire, oggettivare e documentare l’esperienza ma – con una proposta  innovativa - di tradurre e rielaborare le strategie didattiche nell’ottica della “centralità del fare”, in cui materiali teorici e risorse sono lo “sfondo” necessario.

Traduzione del know how individuale in strumento formativo


Dia IndireE’ questo il significato profondo del learning object in Puntoedu, questo il “patto” stipulato con il corsista: non sarà infatti fruitore di contenuti erogati da una piattaforma, ma verrà posto in un ambiente in cui il suo contesto operativo, la sua personale esperienza vengono rielaborate e valorizzate grazie al suo contributo.
Tutto questo è reso possibile dall’utilizzo delle strategie didattiche, per meglio dire, di quelle specifiche metodologie che INDIRE ha selezionato come le più idonee per attivare il percorso circolare già richiamato.
Caratteristica comune degli studi di caso, dei giochi di ruolo, delle webquest e dei percorsi didattici è la tecnica del Problem Solving; il corsista cioè viene calato in un contesto specifico, ben delineato e circoscritto e assolutamente familiare al suo campo di azione professionale quotidiano, stimolando così il suo coinvolgimento e spirito critico nell’osservazione, individuazione e tentativo di soluzione del problema/compito proposto.
Tali strategie sono state scelte anche perché consentono una doppia fruizione: individuale (in cui il corsista compie singolarmente l’attività e ne condivide problematiche, riflessioni e risultati con i colleghi) e collettiva (il corsista compie l’attività nel contesto professionale e porta poi nella condivisione con i colleghi i risultati di tale sperimentazione).

Il L.O., frutto del contesto professionale ed insieme strumento per la formazione di tale contesto, con il supporto necessario delle strategie didattiche, nelle intenzioni intende innescare un processo a spirale che coinvolge autori e corsisti, mettendo in campo quelle energie e motivazioni che solo in una comunità di pratica fra pari possono scaturire e che Indire ritiene necessarie ed insieme sufficienti per l’accrescimento del “sapere” individuale.


di Silvia Martinucci [s.martinucci@indire.it]

 
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