di Francesco Vettori
01 Marzo 2007
Chi sono gli studenti del Nuovo Millenio?
Questa è la situazione ad oggi: tutti o quasi gli studenti italiani e dei paesi industrialmente sviluppati hanno a casa un computer, un lettore cd-rom e una stampante: quasi uno su tre si connette a Internet tutti i giorni, la maggior parte utilizza la rete non solo per le attività ludiche, ma anche per le attività scolastiche dimostrando particolare interesse per l’e-learning. Un profondo cambiamento rispetto a pochi anni fa. Ma chi sono gli studenti del Nuovo Millenio? Basta avere un apparato tecnologico adeguato per definirsi tali? Chi sa oggi usare questi strumenti e come quest'uso trasforma le nostre abitudini?
“Internet è diventata l’enciclopedia per eccellenza”, sfruttata per la ricerca e gli approfondimenti personali, in cui è possibile trovare l’informazione spicciola e l’approfondimento bibliografico, la notizia dell’ultima ora e l’importante studio scientifico. Questo, in sintesi, quanto emerge da un’analisi di Gestimpresa. Internet come enciclopedia: sapere circolare in cui trovare tutto. Nuovo orizzonte da intendere nella sua interezza. Anche lo studio Kiwi “Knowledge interaction web information”, condotto su un campione di oltre 500 studenti delle scuole superiori, rivela una loro propensione all’uso formativo delle ICT. L’80% degli intervistati considera la rete un canale formativo: meno del 2% ha dichiarato di non aver mai utilizzato Internet per attività scolastiche, circa il 90% ne ha fatto uso a casa e addirittura l’80% a scuola. Meno diffuso l’utilizzo a scopi formativi l’uso del cellulare e del lettore mp3, i quali invece assumono spesso il ruolo di “complice di illeciti”, per copiare o passare informazioni, soprattutto durante i compiti in classe. I canali formativi si sono moltiplicati tanto dal punto di vista tecnologico, mutando modi e tempi dell'apprendimento, quanto per le molteplici fonti educative oggi disponibili. Come cambia il modo di comunicare e di apprendere dei ragazzi?
ICT e sviluppo cognitivo: qual è l’impatto delle nuove tecnologie sull’apprendimento?
La diffusione dei computer e dei nuovi mezzi di comunicazione ha permesso di “ridisegnare” le modalità di apprendimento. Diventa centrale spostare l’interesse sull’analisi dei processi cognitivi che intervengono nell’apprendimento multimediale, cercando di capire come la tecnologia possa migliorare le attività di uno studente.
Qual è il ruolo svolto da attenzione, memoria, motivazione ed emozioni nell’apprendimento multimediale e fino a che punto tali variabili possono facilitarlo od impedirlo?
In tale prospettiva è fondamentale studiare un modello psicologico dell’e-learning, che include variabili di carattere generale, relative sia alle caratteristiche cognitive o insieme di conoscenze preesistenti nell’individuo (strutture cognitive, organizzazione della memoria a lungo termine e stili cognitivi) sia alle componenti emotivo-motivazionali che caratterizzano uno e-studente. Da qui il ruolo attivo di colui che apprende: la riflessione, la strategicità e la regolazione della propria attività mentale vanno a costituire la parte vitale nell’acquisizione delle conoscenze.
Quali i possibili scenari futuri dell'apprendimento?
Si trasformano dunque gli ambienti di apprendimento e cambia il rapporto dello studente con oggetti e strumenti che quell'ambiente realizzano. Ma cambia anche la forma mentis di chi in quell'ambiente vive: insegnanti e studenti e il loro rapporto. Quel che viene messo in crisi è il processo educativo tradizionale, se fatto di tempi e spazi immutabili, mentre oggi l'ambiente di apprendimento si ricostruisce continuamente, e di ruoli fissi, mentre oggi si va verso il cosiddetto apprendimento collaborativo. In questo le nuove tecnologie si differenziano secondo una pluralità di usi e gradi di efficacia ancora da scoprire.
Mercoledì 7 marzo, Palazzo dei Congressi, Sala verde
Il programma della 1ª sessione: CHI SONO I "DIGITAL NATIVES"? ore 9.30-11-30 Eszter Hargittai (Northwestern University, USA) Rosamund Sutherland (University of Bristol, Gran Bretagna) Francesc Pedrò CHAIRMAN (Centre for Educational Research and Innovation - OECD)
Il programma della 2 ª sessione: ICT E SVILUPPO COGNITIVO ore 11.30-13 Roger Säljö (LearnIT, Svezia) Josie Taylor (Open University, Gran Bretagna) Antonio Giunta La Spada CHAIRMAN (Direzione Affari Internazionali MPI, Italia)
Il programma della 3ª sessione: ICT E APPRENDIMENTO - RISULTATI E PROSPETTIVE PER IL FUTURO ore 15 Eric Bruillard (Institut national de recherche pédagogique, Francia) Josep Maria Mominó (Universitat Oberta de Catalunya, Spagna) Morten Søby (Network for IT Research and Competence in Education ITU, Norvegia) Giovanni Biondi Chairman (Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica, Italia) ore 17.00 La ricerca sui "digital natives": gli scenari futuri Constance Yowell (MacArthur Foundation, USA) ore 17.30 Il lavoro dell'OECD sull'educazione Tom Schuller (direttore del Centre for Educational Research and Innovation - OECD)
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