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E-LEARNING

Marinando, la scuola da frequentare dove si vive

Il racconto in presa diretta di Marinando, il progetto che vede protagoniste le scuole delle isole minori italiane

di Giuseppe Moscato
05 Luglio 2007

Il contesto: l’isola, la scuola, gli studenti
Siamo nell’isola di Marettimo, la più piccola delle Egadi in provincia di Trapani. È un luogo che assomiglia più a un paradiso che a un centro abitato. Un perimetro di grotte viola interrotto qua e là dagli scogli che ospitano il piccolo porto. Se dopo essere scesi dall’aliscafo ci si incammina per meno di due chilometri, si vedono sentieri di bassa montagna e si può salire fino a 800 metri di altezza. Il mare è pescoso e i gabbiani sembrano affettuosi animali domestici. Si contano solo settecento Marettimàri, ma non siamo sicuri che tutti vivano stabilmente nell’isola. L’economia si sviluppa intorno al turismo e alla pesca. Non ci sono automobili e i bambini possono girare e giocare liberamente in strada. Per i genitori di questi bambini, la sicurezza in libertà dei propri figli è di sicuro una delle risorse più importanti. La scuola è piccola, curata e attiva e ospita una multiclasse per l’infanzia e una per la scuola elementare. Non è diversa da tutte le altre scuole italiane abitate da docenti preparati e creativi. Durante questo anno si è aperta una prima classe della scuola media inferiore. Gli studenti che la compongono sono soltanto due: Gaspare e Jessica, un ragazzo e una ragazza, gli unici della stessa età che vivono a Marettimo.

La scuola virtuale: il diritto di studiare vicino a casa
Una classe non può essere ritenuta tale se non si raggiunge il numero minimo di iscritti necessario per costituirla: due soli studenti non sono sufficienti. Formalmente l’Ufficio Scolastico Provinciale può garantire l’insegnamento dell’area logico matematica e quello della lingua italiana. Può dunque mettere a disposizione due soli insegnanti. Della preparazione per le altre materie scolastiche, in teoria, se ne devono occupare le famiglie degli studenti. L’unica alternativa per riuscire a fornire un normale servizio scolastico resta il trasferimento dei due studenti in una scuola della provincia di Trapani. In sostanza, perché Gaspare e Jessica possano fruire del loro diritto-dovere di frequentare la scuola dell’obbligo, debbono abbandonare l’isola e con essa il contesto socio-culturale in cui sono nati e cresciuti. Senza contare i disagi delle famiglie che dovranno trasferirsi con loro e le cui conseguenze si possono immaginare facilmente. Parlando con i genitori di questi alunni, emerge una considerazione semplice e concreta allo stesso tempo: è possibile che nell’era di internet e più in generale di tecnologie telematiche che consentono di trasferire informazioni di qualsiasi tipo in tempo reale e in ogni luogo del mondo, non ci sia l’opportunità di frequentare la scuola vicino casa? In effetti il ragionamento non fa una grinza: è sufficiente dotare la scuola di Marettimo delle tecnologie necessarie per lo svolgimento di lezioni a distanza, in collegamento con una classe "vera" fatta di altrettanti alunni e docenti "veri". Dove questa classe sia non ha importanza, è importante trovarla disponibile e modificarla per permettere di accogliere i due studenti.

Il progetto
L’iniziativa si sviluppa all’interno di un disegno più ampio che vede protagoniste le scuole delle isole minori italiane.
Già in passato il problema dell’isolamento delle scuole appartenenti alle isole minori esordisce con il progetto SCOLA,  finanziato con i fondi strutturali europei e sostenuto dalla Direzione Generale per le relazione Internazionali del MPI. Il progetto SCOLA (Sviluppo Collaborativo Online Learning object Autoprodotti) ha l’obiettivo principale di progettare e costruire, nella forma della collaborazione online, percorsi formativi basati sull’uso delle tecnologie didattiche attraverso la rete Internet. Implicito l’obiettivo di uscire dall’isolamento sociale e culturale che docenti e studenti vivono costantemente. Questa prima fase si conclude positivamente sia per l’entusiasmo mostrato dai docenti partecipanti sia grazie alla particolare attenzione degli uffici coinvolti. Non si è trattato solo di offrire opportunità alle scuole di gestire progetti, ma anche e soprattutto di creare le condizioni per costituire una comunità di docenti prima e di studenti poi. In questo anno, oltre a riproporre un percorso formativo rivolto ai docenti, sono state poste le basi per la sperimentazione di un ambiente di apprendimento online dedicato agli studenti. È in questo contesto che nasce il progetto Marinando (MARettimo IN Ambiente di appreNDimento Online), anch'esso finanziato con i fondi strutturali europei e sostenuto dalla Direzione Generale per le relazione Internazionali del MPI. La prof. Ermelinda Guarino, dell’istituto Comprensivo "B. Mineo" di Favignana si avvale di una delle misure previste dal PON per realizzare qualcosa che fino a un momento prima era impensabile: la scuola vicino a casa! Attraverso il contributo dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica, riesce a contattare due scuole fiorentine che si rendono disponibili per partecipare a questa sperimentazione davvero innovativa.

Apprendere rompendo l’isolamento
Per gli studenti di Marettimo e per tutti quelli che come loro vivono in questo tipo di contesto geografico e culturale, il processo di apprendimento è strettamente legato alle dinamiche cognitive che si sviluppano grazie all'opportunità data dallo scambio delle conoscenze. È risaputo che a scuola non si impara soltanto grazie all’insegnante che trasmette contenuti di tipo disciplinare: lo studente impara anche e soprattutto all’interno delle relazioni fra pari. Il lavoro e lo studio in gruppo consentono di rielaborare i concetti acquisiti individualmente, di spendere le nuove competenze dentro l’esperienza quotidiana. Ciò che gli studenti imparano a scuola deve essere “portato” fuori e viceversa, l’esperienza vissuta fuori deve essere rielaborata a scuola. Gaspare e Jessica quando non sono a scuola si incontrano con ragazzi più piccoli o più grandi di loro, mai con coetanei. Discutere degli avvenimenti sportivi o di cronaca può dunque non avere riscontri. Per facilitare la socializzazione sono state create due importanti opportunità: uno spazio per la comunicazione sincrona, dove gli studenti hanno potuto comunicare liberamente a distanza, e un blog nel quale gli studenti hanno potuto “fissare” le loro esperienze quotidiane non necessariamente legate alla scuola. Ma i ragazzi hanno voluto anche incontrarsi,  e verso la fine dell’anno scolastico un gruppo di studenti fiorentini ha raggiunto Gaspare e Jessica nella loro isola e l’emozione vissuta è stata unica. Ecco perché apprendere e rompere l’isolamento culturale sono divenuti gli obiettivi fondamentali di questo progetto. Progetto che ha sperimentato l'utilizzo di un innovativo strumento di comunicazione, le lavagne interattive multimediali collegate in rete, che hanno consentito agli studenti di interagire in modo intuitivo ed efficace con docenti e compagni.

Le scuole partner
Due le scuole fiorentine coinvolte nel progetto: gli istituti statali "Santissima Annunziata" di Firenze e l’"Enrico Fermi" di Scandicci (Firenze). Il ruolo delle due scuole ha avuto un duplice obiettivo che possiamo definire in modo estremamente semplificato: fornire contenuti didattici in un contesto di classe e creare opportunità di socializzazione tra i ragazzi. Per spiegare come sia avvenuto tutto questo è necessaria una brevissima premessa. Viste la caratteristica sperimentale del progetto, non è stata elaborata a priori una programmazione dettagliata delle azioni da svolgere. Piuttosto è stato disegnato uno scenario generale e sono stati messi a disposizione alcuni strumenti tecnologici di tipo sincrono e asincrono. Ci è sembrato importante che i docenti organizzassero autonomamente la didattica e affrontassero via via le problematiche che si sarebbero presentate durante il corso dell’esperienza. Non sempre è stato possibile dare una risposta alle difficoltà che inevitabilmente si sono presentate, ma i docenti hanno concluso l’anno scolastico convinti che si può migliorare, e soprattutto convinti di continuare!
L’attività didattica a distanza è entrata a regime a gennaio 2007. La media dei collegamenti settimanali è stata di nove ore con l’Istituto della "SS Annunziata" e di due ore con l’"Enrico Fermi" di Scandicci. Nelle nove ore sono state erogate attività di musica, arte e immagine, tecnologia, informatica, spagnolo L3 e scienze matematiche, nelle due ore lingua italiana. Tutte le altre aree disciplinari sono state svolte dai docenti in servizio a Marettimo. Precisiamo che il numero delle ore svolte in collegamento non avrebbero mai potuto coprire le esigenze dettate nella programmazione scolastica annuale. Con ciò vogliamo ribadire che questo tempo scolastico ha avuto lo scopo di qualificare le competenze acquisite dagli alunni di Marettimo, attraverso un sistema di condivisione degli apprendimenti, orientate al cooperative learning.

La sperimentazione
In fase di ideazione degli aspetti sperimentali del progetto, il gruppo di docenti e di ricercatori dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica non ha potuto contare su riferimenti a esperienze simili di carattere scientifico. Uno degli obiettivi impliciti è stato infatti lo sviluppo di un modello metodologico, modello che riteniamo possa essere elaborato nel giro di qualche anno. Tuttavia l’esperienza di formazione e-learning vissuta in questi ultimi anni ha certamente permesso di studiare delle ipotesi attendibili per la riuscita di questa prima fase del progetto. I problemi emersi hanno messo a disposizione un terreno fertile per la ricerca di nuove soluzioni didattiche e particolare attenzione è stata data alle modalità tecnico-didattiche emerse intorno alle dinamiche della comunicazione sincrona.

Questi i principali obiettivi dell’azione sperimentale:

  • Incrementare le competenze di base nel curricolo scolastico nelle aree linguistica e scientifica
  • Acquisire competenze nell’utilizzo di una piattaforma interattiva e di altri strumenti di comunicazione e condivisione
  • Favorire un apprendimento centrato sullo studente, promuovendo la collaborazione tra pari

Per lo svolgimento dell’attività sperimentale è stato istituito un gruppo di coordinamento che ha visto impegnati il promotore Giovanni Biondi, direttore generale dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica, i responsabili della parte sperimentale del progetto Massimo Faggioli e la ricercatrice Giusy Cannella, il consulente tecnico-didattico Giuseppe Moscato che oltre ad avere una funzione di coaching (supporto per la formazione in aula) ha elaborato la documentazione dell’esperienza. Il tutor Ermelinda Guarino dell’IC "B. Mineo" di Favignana e le docenti Agata Scarlata e Rosaria di Gregorio che hanno seguito da vicino gli studenti di Marettimo. E ancora, il coordinatore del gruppo dei docenti dell’Istituto "SS. Annunziata" Marco Menicatti, Annasilva Sivieri, docente di italiano dell’IS "E. Fermi", Sauro Baci di Eurobyte per il supporto tecnico sulla Lavagna Interattiva Multimediale della Smart Tecnology e Gualtiero Anselmetti della Satnet per l’installazione del sistema di videoconferenza. Ma il contributo umano e professionale non si ferma certo qui!

Le tecnologie usate
Le tecnologie messe a disposizione e finanziate dal Programma Operativo Nazionale per la scuola di Marettimo e dall’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica per le scuole fiorentine, possono essere distinte per due scopi:
- quelle dedicate allo svolgimento delle lezioni in classe. Server di multiconferenza, videocamere, mixer, microfoni, diffusori, kit lavagna digitale, videoproiettore, notebook, plasma, etc..
- quelle dedicate alle attività sincrone e asincrone. In particolare il software Edulab, realizzato dal Centro Elaborazione Dati dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica. Questo strumento, una sorta di "laboratorio online", consente di condividere i materiali didattici, permettere il confronto tra i docenti per la preparazione delle attività didattiche e la comunicazione con e tra gli studenti.

Il progetto, per l'anno scolastico 2007/2008, si amplierà coinvolgendo anche Niki, un coetaneo di Gaspare e Jessica che a causa di problemi di salute è costretto a passare gran parte del suo tempo in mare su una barca. Anche lui presto potrà fare lezione coi suoi.. "compagni di classe".

 
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