di Rudi Bartolini
06 Novembre 2009
Nuove tecnologie, nuovi linguaggi, nuovi modi di comunicare e di apprendere, nuove pratiche sociali....la scuola è oggi chiamata a rispondere a una serie di trasformazioni e sollecitazioni sempre più importanti e profonde. Stiamo così assistendo alla nascita di nuove figure, come l'e-tutor e il coach, si parla da tempo ormai di nuovi ambienti di apprendimento online, ma oltre a ciò sta cambiando anche il luogo principe del fare scuola: la classe. Avere le nuove tecnologie in classe significa infatti introdurle nella pratica didattica quotidiana e aprire una serie di interessanti ed inedite opportunità.
In questo contesto le Lavagne Interattive Multimediali (LIM) sono l'esempio più significativo, la loro diffusione nelle scuole porterà a:
- una "convergenza digitale" nella classe, sarà possible avere simultaneamente a disposizione le potenzialità dei diversi linguaggi multimediali (quello audiovisivo, iconico, fotografico, testuale, etc.) con l'interattività tipica dei nuovi media;
- livelli più elevati di interazione in classe, in quanto i ragazzi e gli insegnanti saranno in grado di manipolare contenuti digitali e farlo per raggiungere specifici obiettivi didattici;
- avere accesso, attraverso la Rete, a molteplici fonti, documenti, applicazioni e contenuti digitali;
- una miglior organizzazione della didattica, grazie alla possibilità di archiviare e condividere le lezioni e i lavori svolti. Si potranno creare veri e propri sistemi di Knowledge management;
- la possibilità di costruire comunità di pratiche fra ragazzi e docenti di diverse classi e diverse scuole in quanto potenzialmente sempre connessi.
Ma affinché queste opportunità si tramutino davvero in innovazione nella scuola, gli attori del nostro sistema educativo e gli insegnanti in primis sono chiamati a ribadire la propria centralità, valorizzando la propria professionalità, acquisendo nuove conoscenze e competenze, ripensando le proprie metodologie didattiche e il loro modo di comunicare e interagire con i discenti. Sono chiamati insomma a costruire giorno dopo giorno la scuola del futuro.
Di questo scenario, delle opportunità e dei rischi connessi per la scuola, del nuovo e sempre più importante ruolo degli insegnanti, delle nuove possibilità formative e di aggiornamento professionale, parliamo col Prof. Luca Toschi, docente di "Teoria e Tecnica della Comunicazione Generativa" presso l'Università di Firenze e docente dell'Italian University Line (IUL).
A fronte dei cambiamenti introdotti dalle nuove tecnologie si parla sempre più spesso di una scuola in crisi, ma cosa sta veramente succedendo nella scuola? Quale opportunità e quale rischio?
Ma allora le nuove tecnologie non servono solo a fare didattica, ma anche a creare ambienti di comunicazione all’interno delle classi, tra le classi e fra le scuole? la classe diventa, nel suo piccolo, un luogo dove sperimentare una nuova socialità?
In che senso il passato è completamente diverso dal presente, cosa è successo? A cosa stiamo assistendo?
Andiamo nello specifico: questo arrivo nel mondo della scuola delle LIM come si colloca in questo scenario?
Ci parla più dettagliatamente del Corso di aggiornamento e del Corso di perfezionamento a cui si riferisce?
Per quanto riguarda il percorso formativo, qual è la logica alla base dei due corsi?
Ci parla del modo in cui possono essere fruiti i corsi?
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