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LINGUAGGI DELLA COMUNICAZIONE

Wikipedia: l'enciclopedia libera

Un'enciclopedia universale, gratuita e multilingue, costruita con il contributo degli utenti. Uno strumento utile per insegnanti e studenti.

di Valentina Piattelli
06 Luglio 2004

Le origini di Wikipedia si ritrovano nel movimento per l'open Source. Nel 1984 Richard Stallman fondò la Free Software Foundation con l’obiettivo di creare software di alta qualità gratuiti e aperti a tutti. Secondo Stallman tenere segreto il codice sorgente dei programmi in nome del diritto d’autore è dannoso, soffoca la libera circolazione delle idee e produce programmi pieni di errori. Da allora si è creato un vero e proprio movimento le cui parole d’ordine sono “open source” (sorgente aperto) e “copyleft” (gioco di parole su “copyright”, diritto d’autore), che non significa "libertà di copiare", ma possibilità di utilizzo citando la fonte (a questo proposito si veda la GNU Free Documentation License).

In ambito informatico si sono creati così sistemi operativi gratuiti, “liberi” e aperti, come Linux, il sistema operativo coordinato da Linus Torvalds in grado di competere con programmi proprietari come Windows, offrendo gli stessi servizi, ma gratuitamente e con problemi di sicurezza minori (se non nulli).

Il movimento per l’open source è ben presto uscito dall’ambito strettamente informatico per raggiungere qualsiasi ambito del sapere umano. Scriveva Stallman nell’articolo “The Free Universal Encyclopedia and Learning Resource”, in cui ha tracciato le linee fondamentali dell’enciclopedia “libera”: “Il World Wide Web ha la potenzialità di trasformarsi in un’enciclopedia universale che copra tutte le aree del sapere umano e in una libreria di corsi formativi. Questo sarebbe successo spontaneamente senza particolari sforzi, se nessuno avesse interferito”. E propone: “uno sforzo cosciente per impedire il sequestro deliberato delle informazioni enciclopediche e educazionali della rete”. Per questo è nata Wikipedia, the free encyclopedia.

Wikipedia ha cominciato le pubblicazioni (in inglese) nel 2001, a seguito di contatti fra Larry Sanger e Ben Kovitz, ed anche grazie all'impegno di Jimbo Wales della Bomis Inc., che ha messo a disposizione i server necessari per l'esperimento. Vi è stato subito un boom degli utenti registrati (a giugno 2004 circa 7.500 nella versione in lingua inglese, più di 1.100 in quella in italiano) ed una vertiginosa impennata del numero di articoli prodotti, che ha ampiamente superato i 500.000.

Sempre nel 2001, a pochi mesi dal varo dell’enciclopedia in inglese, nasceva la versione in italiano e in molte altre lingue: le versioni di wikipedia con più di 10.000 voci esistono in danese, cinese semplificato, cinese tradizionale, olandese, esperanto, francese, tedesco, italiano, giapponese, polacco, spagnolo e svedese; si possono consultare versioni ridotte di wikipedia in oltre 58 lingue, dal latino al frisone, passando per lo swahili e il tagalog.

Wikipedia prende il nome dal termine maori "wiki wiki" che significa "superveloce". Ogni voce di questa enciclopedia può essere, scritta, modificata e pubblicata sul web istantaneamente da chiunque. Com'è possibile allora che non sia vittima continuamente di vandali? Più che farsi questa domanda, è sufficiente consultarla per rendersi conto che le persone che immettono informazioni sono di più di quelle che cercano di guastare le informazioni immesse. E in ogni caso Wikipedia è fatta in modo che in ogni momento sia possibile recuperare le versioni precedenti di ogni singolo articolo, così da recuperare la versione non corrotta da un eventuale vandalo.

Si può allora pensare a Wikipedia come all'enciclopedia del futuro, senza difetti?
In realtà il più grosso limite di Wikipedia sono gli argomenti controversi, dove la faziosità è sempre in agguato. Infatti, nonostante il principio guida di Wikipedia sia il "neutral point of view" (NPOV), cioè il "punto di vista neutrale", e gli autori degli articoli vengano invitati a "presentare le idee e i fatti in modo che sia i sostenitori sia gli oppositori di un certo argomento possano trovarsi d'accordo", è inevitabile che su argomenti molto controversi (es. guerra al terrorismo, situazione mediorientale, rapporti fra musulmani, cristiani ed ebrei etc.) i pareri siano discordi. A questo proposito Andrew Lih, docente all'Università di Giornalismo di Honk Kong, ha affermato che "la [sua] riposta standard a questo tipo di obiezioni è che Wikipedia non può risolvere i problemi del mondo". Wikipedia, insomma, non fa altro che riflettere il disaccordo che esiste a livello internazionale sulle questioni più "calde". E poi, fra le decine di migliaia di articoli inseriti, quelli controversi sono in fondo un'esigua minoranza, come fanno notare i coordinatori del progetto. Wikipedia, infatti, non si occupa solo di "politica", ma ha decine di sottocategorie che vanno dalle scienze all'intrattenimento.

Per leggere come funziona materialmente Wikipedia e, perché no?, cominciare a scrivere articoli e diventare così un "wikipediano", si può cominciare leggendo la "Guida essenziale", che spiega il funzionamento teorico e pratico dell'enciclopedia gratuita e libera. 

[I link dell'articolo rimandano ad articoli di Wikipedia]


Valentina Piattelli, Ufficio Comunicazione, Indire

 
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