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Ricerca per l'innovazione della scuola italiana

Dispersione scolastica

Questa iniziativa punta a conciliare gli obiettivi “locali” di miglioramento di ciascuna scuola, emersi dal Rapporto di Autovalutazione o da valutazioni esterne, con le strategie di innovazione generale che interessano il modello scolastico. Il termine “miglioramento”, cui tutto il Sistema Nazionale di Valutazione tende, contiene già in sé il significato “locale” e quello “generale”.

Ogni scuola deve infatti programmare un percorso di miglioramento che attiene a problematiche e caratteristiche proprie, spesso contingenti e derivanti da situazioni specifiche (questioni organizzative, di comunicazione, di rapporto col territorio, ecc.). Esiste però una dimensione del miglioramento che riguarda la scuola nei suoi caratteri più generali, fra cui ad esempio la necessità di combattere la dispersione scolastica. Come dimostrano anche i risultati ottenuti nelle scuole più innovative d’Italia, la questione dell’abbandono degli studi deve essere affrontata attraverso una pesante trasformazione della didattica delle materie di base, che rappresentano il vero ostacolo per gli studenti.

Alla luce della collaborazione con le migliori università internazionali, delle ricerche sulle metodologie didattiche più efficaci e degli studi sulla riorganizzazione dei tempi, dei linguaggi, degli strumenti, degli spazi e degli arredi scolastici, l’Indire è in grado di aiutare le scuole in questo processo di miglioramento generale, con una vision ampia che guarda alle trasformazioni già in atto in altri Paesi.

Quest’area di studi rappresenta il “laboratorio” in cui i vari gruppi di ricerca studiano soluzioni e propongono metodologie e azioni in grado di favorire il benessere e il coinvolgimento degli studenti, con un occhio ai progetti di Scuola-Lavoro condotti nelle scuole: alternanza e apprendistato possono rappresentare infatti un’occasione preziosa per il recupero della motivazione degli studenti.