Approfondimento

Premio per le buone prassi 2014-2015 della campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri»: anche un’azienda italiana insignita di encomio

Per il biennio 2014-2015 l’agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) ha analizzato, premiato o insignito di encomio 23 società di tutto il mondo, che si sono distinte per la gestione attiva dello stress e dei rischi psicosociali sul lavoro. Il comportamento adottato dalle aziende ritenute meritevoli è conosciuto come “buona prassi” le cui caratteristiche sono ad esempio la trasferibilità e la ripetibilità in altri contesti.

Complessivamente le candidature presentate sono state 55 di cui 48 presentate a livello internazionale (da 26 paesi) e 7 da partner ufficiali della campagna. Eterogenee sia la dimensione delle imprese (di cui 12 di piccole dimensioni) sia il settore economico di appartenenza.

Questi i criteri utilizzati dalla giuria per selezionare gli esempi di buone prassi:

  • gestione concreta ed efficiente dei rischi psicosociali e dello stress lavoro-correlato;
  • considerazione delle diversità all’interno della forza lavoro;
  • partecipazione e coinvolgimento effettivi della forza lavoro e dei loro rappresentanti;
  • realizzazione di interventi efficaci sul luogo di lavoro;
  • miglioramenti dimostrabili  in  termini  di  sicurezza e salute;
  • sostenibilità degli interventi nel lungo periodo;
  • trasferibilità del modello ad altri luoghi di lavoro (anche in altri Stati membri e nelle piccole e medie imprese).

 

L’importanza della gestione dello stress e dei rischi psicosociali

I rischi più diffusi come eccessive pressioni, precarietà del lavoro, molestie e violenze possono sottoporre a stress i lavoratori che, di conseguenza, sono meno efficienti. Inoltre, qualora soggetti a uno stress prolungato, gli individui possono arrivare a soffrire di gravi problemi di salute psichica e fisica quali esaurimento, depressione, malattie cardiovascolari o lombalgie.

Secondo una recente indagine dell’Eurobarometro della Commissione europea, infatti, il 53% degli intervistati ritiene che lo stress sia il principale rischio per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, mentre il 27% ha riferito di avere sofferto, nei 12 mesi precedenti, di «stress, depressione e ansia» causati o peggiorati dal lavoro.

La società italiana insignita di encomio

La società italiana che ha ricevuto un encomio è il Gruppo Engie, Cofely Italia S.p.A leader nei servizi di efficienza energetica. L’impresa, come molte altre nello stesso periodo, ha fatto fronte alla crisi finanziaria mantenendo elevati i livelli di produzione col conseguente aumento del carico di lavoro per i dipendenti. In seguito a una fusione aziendale, il numero del personale è stato progressivamente ridotto e i pochi collaboratori rimasti non avevano certezze riguardo al loro futuro professionale. Poiché questi fattori avrebbero potuto determinare un potenziale aumento dell’assenteismo e degli infortuni, si sono intraprese iniziative vòlte a stabilire un buon ambiente di lavoro sotto il profilo psicosociale.

Misure prese

Nel 2010 sono stati condotti due studi per individuare le cause di eventuali rischi legati a fattori psicosociali e stress: uno teso a valutare i rischi di stress lavoro-correlato e l’altro finalizzato a capire le reali condizioni dellambiente di lavoro. Dai dati rilevati è emersa la necessità di aumentare il coinvolgimento della dirigenza nelle questioni riguardanti la salute e la sicurezza e di migliorare la comunicazione con il personale, rafforzandone la consapevolezza e la partecipazione. La ricerca ha inoltre dimostrato la necessità di attuare iniziative per perfezionare l’organizzazione aziendale coinvolgendo i dirigenti e i supervisori della società.

Come fare per migliorare l’ambiente di lavoro e ridurre la possibilità di rischi psicosociali?

Cofely Italia ha riconosciuto il ruolo fondamentale e cruciale della comunicazione. L’interazione del personale è diventata più efficace grazie al maggior coinvolgimento dei dirigenti e alla loro presenza sul campo durante le attività operative. L’impegno mostrato dai vertici aziendali, insieme alla partecipazione di tutti i dipendenti, ha portato a un approccio proattivo e a una più diffusa e condivisa cultura della prevenzione.

Nel 2014, inoltre, sono state lanciate due iniziative di prevenzione in ambito sanitario: uno screening delle malattie cardiovascolari nei dipendenti più anziani e un servizio telefonico che fornisce consulenza e supporto psicologico. Entrambe le iniziative sono gratuite e a completa disposizione di tutti i dipendenti.

Queste iniziative hanno portato a una serie di benefici:

  • diminuzione del numero degli incidenti dell’85% tra il 2010 e il 2013;
  • riduzione del numero delle visite dalle 208 del 2011 alle 438 visite nel 2013. Si è registrato inoltre un notevole calo (pari a circa l’80%) del numero di casi di comportamenti «insicuri» osservati;
  • i lavoratori sono più motivati, si sentono più responsabili nei confronti della ditta e sono più consapevoli del ruolo svolto.

Molto spesso ambienti di lavoro poco sereni favoriscono l’insorgere di rischi psicosociali, con conseguenti ricadute sulla salute con patologie talvolta anche gravi. Cofely ha dimostrato di saper far fronte a questo tipo di problemi ricorrendo a un utilizzo intelligente della comunicazione che ha favorito il diffondersi di una cultura della prevenzione.

Può questo modello essere diffuso anche nella scuola?

Il miglioramento del clima di lavoro con la successiva riduzione di rischi psicosociali e stress attraverso l’utilizzo di una comunicazione trasversale può essere applicato in tutti i luoghi di lavoro. La scuola, come qualsiasi luogo di lavoro, può implementare tutte le buone pratiche pensate per essere trasferite e replicate.

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