Catia Cantini
Catia Cantini
Ricercatore
Letterata. Mi occupo di innovazione della didattica nell’area del curricolo artistico-espressiva. Studio i fenomeni della scuola da più prospettive: i miei interessi di ricerca sono centrati sull’esplorazione dei temi della creatività e in modo particolare sulla fiaba della tradizione popolare.
Attività di ricerca
Collaboro principalmente ai seguenti progetti:
La fiaba è un formidabile strumento educativo: il suo potenziale, esplorato da autori come Vladimir Propp e Bruno Bettelheim, trova più applicazioni. Il metodo della “versione collettiva” mira ad aprire uno spazio in cui ognuno possa esprimersi, apportando il proprio contributo alla narrazione della classe. Agli alunni viene raccontata una fiaba della tradizione popolare, poi sono invitati a rinarrarla a modo loro, scrivendola o disegnandola. Gli elaborati vengono raccolti e ricomposti dall’insegnante, che, usando i loro disegni e le loro frasi, forma una versione collettiva: una narrazione comune, svolta con la partecipazione di tutti e nel rispetto di ognuno. Tutti così possono trovare un proprio spazio e sentirsi al contempo parte di un gruppo. La narrazione si arricchisce di nuovi significati. Con la versione collettiva, la classe nel suo insieme trova la propria competenza narrativa e individualmente gli alunni scoprono il valore della loro presenza. Come influisce questa scoperta sullo sviluppo degli aspetti socioaffettivi del bambino? Su quali dimensioni agisce la versione collettiva della fiaba della tradizione? La ricerca tenta di rispondere a questi interrogativi. Perciò, è stato attivato un percorso formativo per scuole di ogni ordine e grado, con un laboratorio rivolto a un numero ristretto di docenti di scuola primaria volto ad accompagnarli nell’acquisizione del metodo affinché possano realizzare in autonomia la versione collettiva e osservare con noi quanto accade nel gruppo classe.
Monitoraggio del Piano delle arti
Il sistema educativo nazionale garantisce a tutti gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado l’accesso alla cultura umanistica e al patrimonio artistico italiano tramite la promozione di attività teoriche e pratiche, anche con modalità laboratoriali, legate ai temi della creatività: musicale-coreutico, artistico-visivo, teatrale-performativo, linguistico-creativo. Lo strumento attuativo per promuoverli è il Piano delle arti, istituito con D.Lgs. del 13 aprile 2017, n. 60 e adottato a cadenza triennale. In tale scenario, il Ministero dell’Istruzione si avvale della collaborazione di INDIRE per la formazione e il supporto ai docenti impegnati nello sviluppo dei percorsi, la documentazione delle attività, la raccolta e diffusione delle buone prassi. Il progetto, conferito all’Ente ai sensi del DPCM del 30 dicembre 2017, include un’azione longitudinale di monitoraggio dei percorsi e delle attività realizzate dalle scuole a livello nazionale.