• it
  • en
Ricerca per l'innovazione della scuola italiana
Innovazione metodologica e organizzativa del modello scolastico

Apprendimento differenziato – La differenziazione didattica per l’inclusione e il successo formativo degli studenti

Ambito: Ricerca endogena

La ricerca sulla differenziazione didattica compone il mosaico delle Idee del Movimento Avanguardie educative dal 2016, indagando e promuovendo i principi della differenziazione in ambito didattico nelle scuole del primo ciclo d’istruzione. Apprendimento Differenziato prende le mosse dalle pratiche della rete Senza Zaino attraverso la sua scuola capofila, l’IC Mariti di Fauglia (PI) e si riferisce al concetto di personalizzazione dell’apprendimento, configurandosi sia come cultura educativa sia come modello didattico, che interpreta e valorizza la diversità nel contesto della classe.

L’approccio del design for all riguarda gli aspetti di inclusione scolastica, per cui nelle classi ogni singolo studente, con i suoi talenti, potenzialità e bisogni educativi speciali, viene valorizzato: con la differenziazione, viene data a tutti i soggetti l’opportunità di seguire percorsi personalizzati, a stimolo di ogni diversa forma di intelligenza. La differenziazione si basa sul presupposto che la formazione debba essere sensibile alle differenze della persona nella molteplicità delle sue dimensioni individuali (cognitive e affettive) e sociali (l’ambiente familiare e il contesto socioculturale).

Domande della ricerca

D1: Quali sono le pratiche di differenziazione didattica che contribuiscono in maniera più significativa ad offrire prospettive educative didattiche di valore nei diversi gradi di istruzione? Quali sono le evidenze, emergenti e consolidate nel primo ciclo? E quali quelle emergenti nel secondo ciclo?

D2: Quali sono gli impatti della differenziazione didattica sullo sviluppo delle competenze del XXI degli studenti in un’ottica di verticalità fra gli ordini di scuola? Come la differenziazione didattica ha stimolato il successo formativo degli studenti che l’hanno praticata ed esperita al primo ciclo? Quali sono le ricadute della differenziazione didattica sul percorso formativo degli studenti attualmente secondo ciclo?

D3: Quali sono le modalità di valutazione degli apprendimenti che contribuiscono in maniera più significativa al successo formativo? Quali sono le pratiche di valutazione prevalenti messe in atto dai docenti italiani nei diversi ordini di scuola? [interrelazione con progetto di ricerca “La valutazione degli apprendimenti”].

 Oggetto della ricerca

La ricerca intende rilevare le relazioni fra le pratiche di differenziazione didattica e il successo formativo degli studenti, con particolare attenzione allo sviluppo delle competenze del XXI secolo degli studenti e dei processi di autoregolazione in un’ottica lifelong del percorso di formazione. Gli impatti della ricerca si dipanano sull’orizzonte della didattica disciplinare e trasversale, sulla qualità dell’esperienza educativa e sullo sviluppo di scenari educativi a sostegno dell’inclusione e della valorizzazione dei talenti e potenzialità di studenti e docenti coinvolti.

Destinatari

I soggetti della ricerca sono i dirigenti scolastici, i docenti e gli studenti della primaria e della secondaria di I grado per le pratiche più consolidate di differenziazione didattica (sviluppo di competenze negli studenti, aspetti di valutazione degli apprendimenti), e i dirigenti scolastici, i docenti e gli studenti della secondaria di II grado per gli aspetti più esplorativi della ricerca sulle pratiche di differenziazione nel secondo ciclo legata al curricolo e alle discipline.