Architetture scolastiche
Architetture scolastiche è un indirizzo di ricerca dell’Indire che approfondisce e analizza il rapporto tra spazi e tempi dell’apprendimento. Nella società della conoscenza, la scuola impone di confrontarsi con competenze diverse da quelle richieste dalla società industriale, pena una pericolosa distanza fra il mondo della formazione e le pratiche sociali delle nuove generazioni. Per molto tempo l’aula è stata il luogo principale dell’istruzione scolastica; gli altri spazi erano strumentali o accessori alla sua centralità: ogni luogo della scuola era pensato per un impiego specifico e restava inutilizzato quando non veniva svolto quel tipo di attività a esso destinata. L’utilizzo dei corridoi dove si spostavano i docenti e gli alunni, la palestra o il laboratorio con attrezzature era previsto in momenti definiti e lontani dalla didattica quotidiana. Oggi sorge la necessità di vedere la scuola come uno spazio unico e integrato in cui i vari microambienti, finalizzati a scopi diversificati, hanno la stessa dignità e risultano flessibili, abitabili e in grado di accogliere in ogni momento le persone. Si tratta di spazi che presentano un adeguato livello di funzionalità, comfort e benessere per realizzare le molteplici attività della scuola.
Il percorso ha origine con lo studio degli ambienti di apprendimento, in particolare con “Quando lo spazio insegna”, una ricerca attraverso la quale l’Indire ha evidenziato che l’aula tradizionale costituisce uno strumento didattico ormai troppo rigido e inadeguato alle esigenze formative attuali che invece necessitano di spazi polifunzionali e modulari. L’attività si è sviluppata in un percorso che si snoda lungo tre direttrici principali:
- la cooperazione internazionale attraverso la partecipazione al Group of National Experts on Effective Learning Environments dell’OCSE;
- il supporto a iniziative nazionali di politica educativa attraverso l’analisi e la ricerca su realtà nazionali e casi di eccellenza a livello internazionale di Danimarca, Olanda e Svezia;
- il supporto scientifico a scuole e reti di istituti scolastici che vogliono intraprendere un percorso di innovazione sul territorio.
Il percorso di analisi e approfondimento sviluppato negli ultimi anni dall’istituto ha condotto alla proposta del modello Indire degli 1+4 spazi educativi per la scuola del nuovo millennio.
“1” – lo spazio di gruppo, l’ambiente di apprendimento polifunzionale del gruppo-classe, l’evoluzione dell’aula tradizionale che si apre alla scuola e al mondo. Un ambiente a spazi flessibili in continuità con gli altri ambienti della scuola.
“4” – sono gli spazi della scuola complementari, e non più subordinati, agli ambienti della didattica quotidiana. Sono l’Agorà, lo spazio informale, l’area individuale e l’area per l’esplorazione.
Gli spazi fisici possono fornire un contributo reale solo se si offrono al docente in una modularità tale da consentire forme agili di aggregazione in gruppi di piccole, medie o grandi dimensioni.
Per accompagnare il processo di innovazione tra insegnamento e architettura scolastica, è importante analizzare e studiare soluzioni architettoniche, arredi e strumenti di lavoro correlati alle metodologie didattiche. Si tratta di un percorso che prevede il coinvolgimento dei docenti in attività di orientamento e formazione, affinché abbiano gli strumenti per progettare nuovi setting di apprendimento e ripensare l’attività didattica.
Architetture scolastiche è innovativa perché consente di rivoluzionare l’insegnamento attraverso il supporto partecipativo delle scuole e la progettazione condivisa basata sulla ricerca teorica e l’osservazione sul campo. La ricerca non è orientata a terminare semplicemente con la pubblicazione dei risultati ottenuti, infatti, intende trasferire le conoscenze acquisite dall’ambito teorico alla realtà organizzativa attraverso il coinvolgimento di scuole e realtà territoriali. In questa ottica è stata istituita una collaborazione con l’USR Abruzzo e l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere che porterà l’Indire a collaborare con architetti, rappresentanti delle amministrazioni, docenti e Dirigenti Scolastici alla progettazione di nuove scuole e nella ristrutturazione di quelle esistenti. Si tratta di un progetto partecipativo, perché tutti i soggetti coinvolti cooperano alla realizzazione di spazi funzionali alle attività didattiche che consentono l’utilizzo di strumenti e metodologie formative innovative.