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Ricerca per l'innovazione della scuola italiana

Efficacia delle ICT

 

La ricerca “Efficacia delle ICT” ha affrontato uno dei nuclei di interesse principali dell’Istituto, ovvero lo studio dei processi di innovazione delle pratiche educative tramite l’utilizzo delle Information and Communication Technology (ICT).

Questa ricerca è nata dalla collaborazione fra l’Area della valutazione e dei processi di miglioramento e l’Area dell’Innovazione, nell’ambito del progetto “Avanguardie educative”, un movimento di scuole che si propongono come esempi significativi di trasformazione del modello organizzativo e didattico.

La prima fase della ricerca si è svolta da maggio a dicembre 2014 e si è posta l’obiettivo di indagare sia i processi legati alla qualità della vita all’interno delle 22 scuole fondatrici delle Avanguardie, anche in termini di soddisfazione degli utenti, sia i risultati di apprendimento degli studenti appartenenti a queste scuole.

La ricerca è stata condotta come uno studio di caso multiplo, metodologia che ha consentito di approfondire la conoscenza del processo e del contesto nel suo insieme. Sono stati somministrati questionari online e sono state effettuate visite nelle scuole, al fine di svolgere interviste individuali semistrutturate, focus group  e osservazione di attività in classe.

risultati hanno mostrato che le scuole del campione presentano un punteggio superiore alla media nazionale nelle prove di italiano e, in quasi tutti i casi, anche in quelle di matematica. Rispetto agli istituti scolastici non facenti parte delle Avanguardie e frequentati da studenti con background familiare simile, anche i tassi di abbandono sono inferiori nelle scuole che sono parte del movimento di innovazione. Per quanto riguarda i processi didattici, nelle scuole prese in esame è stata rilevata complessivamente una buona percezione della condivisione interna e del clima scolastico e una centralità – a tutti i livelli organizzativi – del ruolo del Dirigente scolastico. Nel corso della ricerca è emersa una disomogeneità all’interno del campione per quanto riguarda il grado di diffusione delle nuove tecnologie e di innovazione degli ambienti di apprendimento, disomogeneità che ha reso poco generalizzabili i risultati.

Nella fase conclusiva, a ogni singola scuola è stato restituito un report che ha offerto una fotografia di quanto emerso e che potrà rivelarsi uno strumento utile nei processi di autovalutazione e miglioramento nell’ambito del Sistema Nazionale di Valutazione.

Nell’ambito della ricerca sull’efficacia delle ICT nella didattica è stata condotta anche un’indagine conoscitiva allo scopo di rilevare la diffusione delle tecnologie mobili ad uso degli studenti negli istituti secondari di secondo grado. Lo studio è stato rivolto a istituti scolastici di secondaria di secondo grado, che fanno un uso didattico quotidiano di computer portatili o altri devices mobili (almeno 80% di tecnologia sui banchi). L’indagine su queste scuole si è concentrata sugli  esiti, intesi come risultati degli apprendimenti, tassi di abbandono e risultati a distanza e sui processi caratterizzanti le scuole efficaci (Scheerens, et al 2012) e promossi anche all’interno della Buona Scuola: condivisione, innovazione, time for learning, strutturazione degli ambienti di apprendimento, apertura al territorio, formazione dei docenti.

Allo studio hanno partecipato scuole individuate tra quelle che hanno aderito al movimento delle avanguardie e tra quelle che hanno ricevuto i finanziamenti di Scuole 2.0  e Classi 2.0.

L’intera ricerca è stata realizzata dall’Area della valutazione e dei processi di miglioramento (Progettazione e sviluppo della ricerca: Raffaella Carro e Sara Mori). L’analisi dei dati è stata effettuata da Carlo Beni (Area Tecnologica).