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Ricerca per l'innovazione della scuola italiana
Formazione terziaria professionalizzante per il sistema produttivo e le aree tecnologiche strategiche nazionali. Modelli di sviluppo delle competenze per il mondo del lavoro: (ITS)

Identità e trasferibilità della didattica degli ITS

Gli ITS, come emerge dalla ricerca effettuate sul campo, sono caratterizzati da elevata varietà e flessibilità degli approcci: – approcci educativi diversi (teorico, work based, formale, informale); – approcci organizzativi diversi (setting spaziali diversi, organizzazioni diverse); – approcci relazionali diversi (supportivo, assistito, collaborativo, competitivo). Perché il modello degli ITS possa essere trasmissibile in altri contesti formativi mantenendo gli effetti positivi su occupazione, coerenza occupazionale con i percorsi di studio, gradimento degli studenti e capacità di intercettare l’innovazione tecnologica, dagli studi e dalle ricerche condotte da INDIRE, anche attraverso casi di studio, emerge l’ipotesi che l’innovazione nei contenuti, nei metodi di insegnamento e nella strumentazione proceda in sinergia e coerente accelerazione reciproca con la funzionalità della struttura a rete delle attività di governance, l’adattività nella progettazione dei percorsi e nell’organizzazione dell’offerta formativa ai contesti produttivi emergenti, la gestione flessibile ma dinamica di stage, laboratori e docenza.

Domande della ricerca:

D.1 Quali sono gli elementi eccellenti organizzativi e didattici tipici delle attività dei contesti ITS, che è possibile astrarre, partendo dall’analisi delle esperienze specifiche, ai fini del loro sviluppo e di trasferibilità e scalabilità nel sistema ITS?

D.2 Quali sono, come potrebbero essere migliorati e incrementati con interventi di ricerca partecipata, i format e i percorsi didattici (anche in ambienti di apprendimento connettivi, ibridi e distribuiti), che meglio supportano lo sviluppo di competenze e la formazione delle soft skill per il lavoro di qualità nell’istruzione professionalizzante?

D.3 Come costruire delle linee per la trasferibilità delle buone esperienze?

D.4 La debolezza, in termini di sviluppo economico, di alcune aree territoriali italiane in cui esistono gli ITS può essere bilanciata/superata da interventi di ricerca partecipata che facciano leva sugli aspetti “culturali” dell’identità e delle pratiche formative degli ITS?

D.5 Quale contributo può dare il “modello ITS” all’innovazione didattica e curricolare della scuola del secondo ciclo e dell’istruzione terziaria in generale?

Le domande della ricerca avranno un impatto sulla qualità dell’esperienza educativa presente negli ITS e sull’apprendimento esperienziale tra formazione e lavoro per lo sviluppo di competenze hard e soft.

Destinatari

Diretti

  • Target delle Fondazioni ITS e delle loro reti tecnologiche e territoriali secondo i bisogni delle specifiche azioni di ricerca (studenti, docenti, coordinatori didattici, componenti del CTS, progettisti, referenti delle imprese e del mondo economico, figure di coordinamento delle Fondazioni, comitati tecnico scientifici, partner e soci delle Fondazioni, presidenti delle Fondazioni, rappresentanti di scuola, rappresentanti di università)

Indiretti

  • Ministero dell’Istruzione
  • Confindustria
  • MiSE
  • Regioni
  • Associazione nazionale degli ITS