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Sintesi risultati Studenti

Dai dati emerge come la formazione delle competenze digitali, soprattutto quelle definite “trasversali” e “soft”, richieda un impegno diretto e costante della scuola, non solo nell’accompagnamento e nel controllo dei ragazzi, ma soprattutto nel loro indirizzamento verso un approccio consapevole, critico e partecipativo ai media digitali. Proprio nelle scuole, dove vengono svolte queste attività formative, viene infatti riscontrata, da parte dei ragazzi, una maggiore frequenza di comportamenti digitali “consapevoli” e inventivi.

Ad esempio, tra gli studenti che usano quotidianamente in classe software creativi (linguaggi di programmazione, montaggio video ecc.) il 44% pubblica i propri contenuti anche a casa, mentre la percentuale scende al 22% per chi non ha mai svolto a scuola tale attività.

Nei ragazzi è possibile rilevare diversi “stili digitali” non sempre coerenti con il rendimento scolastico: un approccio “ludico” agli strumenti informatici, basato soprattutto sul frequente utilizzo di videogame, si associa ai ragazzi scolasticamente più deboli. Uno stile definito come “pratico”, basato sull’utilizzo della rete in chiave di accesso a informazioni e utilizzo delle reti sociali come sostegno, viene collegato a ragazzi dai voti sufficienti e medi, mentre gli studenti “eccellenti” (con medie di 8 e superiori) paiono tendenzialmente meno coinvolti dalle attività in rete, se non per specifici ambiti di interesse scolastico.

Per maggiori approfondimenti consulta la sezione Pubblicazioni e Convegni.