La biblioteca di Gianni Rodari e la sua disseminazione web
La restituzione della Biblioteca di Rodari si colloca nel quadro del progetto INDIRE nell’ambito del Piano Nazionale della Ricerca (PNR) 2021–2024, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito della missione “Trasformazioni sociali e società dell’inclusione”. Il progetto, coordinato dalla ricercatrice Indire Pamela Giorgi, ha coinvolto assieme ad Indire, l’Università di Siviglia – Dipartimento di Scienza della comunicazione in particolare il gruppo di ricerca della prof.ssa Rosalba Manchinas Chiavez e il prof. Manuel Blanco Perez. Assieme alla dr.ssa Ilaria Capanna che per la famiglia Rodari ha lavorato alla catalogazione e all’analisi del fondo bibliografico conservato in casa Rodari, a Roma.
Il progetto PNR, coordinato nel suo complesso dalla ricercatrice Indire Giuseppina Jose Mangione, si articola in nove azioni di ricerca, organizzate lungo tre grandi direttrici: il ripensamento del curricolo, la cittadinanza e la sostenibilità, il patrimonio e le comunità educanti. L’obiettivo è contribuire a una rigenerazione del sistema educativo attraverso modelli di ricerca-formazione partecipata, centrati sulla co-progettazione, la sperimentazione e la documentazione condivisa.
Ricostruire gli interessi di lettura di un autore come Gianni Rodari significa, innanzitutto, accedere alla sua “officina di scrittura” per coglierne i riferimenti, gli stimoli e le suggestioni che ne hanno formato l’immaginario. La biblioteca personale, in questo senso, di cui oggi finalmente riusciamo a dar contezza, diviene una sorta di “specchio” in cui si riflette la visione del mondo di Rodari: attraverso i testi che, nel corso della sua vita, ha scelto di leggere e conservare: possiamo, infatti, comprendere più a fondo i temi che lo hanno appassionato, le correnti culturali che lo hanno influenzato, la rete di idee con cui si è confrontato.
Il catalogo ci restituisce oggi, così, un accesso privilegiato alla dimensione culturale e creativa di Gianni Rodari, consentendo a chi lo scorre di seguire i “percorsi” che egli stesso ha intrapreso per formare la propria idea, la propria poetica e il proprio stile narrativo. Questo permette di avvicinarsi, con maggiore sensibilità, al suo processo creativo e di affrontare in chiave critica le sue opere, alla luce dei modelli e delle letture che hanno alimentato la sua fantasia. Una biblioteca d’autore, inoltre, non è solo una raccolta di libri, ma un piccolo mondo che racchiude tracce biografiche, oltreché intellettuali.
Nel lavoro di catalogazione condotto da Ilaria Capanna sulla biblioteca privata di Gianni Rodari, i volumi sono stati organizzati in diverse “serie” tematiche.
Le cinque serie in cui Ilaria Capanna ha suddiviso la biblioteca privata di Gianni Rodari consentono di esplorare la varietà degli interessi di Rodari come uomo di cultura, scrittore, divulgatore e insegnante. Dall’arte alla politica, dalla letteratura alla scienza, fino alle più specifiche questioni dell’educazione e della didattica, questa suddivisione mostra quanto l’universo bibliografico di Rodari fosse eterogeneo e, al tempo stesso, centrato intorno a un’idea di conoscenza ampia e multidisciplinare. Tutto questo troverà una messa in rete per una comunità ampia di ricerca e non solo, in un ambiente web dedicato e pensato secondo un’impostazione inclusiva e accessibile, secondo cirteri open source progettati per condividere liberamente collezioni, archivi e contenuti culturali. Un’interfaccia è accessibile secondo gli standard WCAG, con strumenti multilingue, lettori vocali, sottotitoli e percorsi interattivi.