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Ricerca per l'innovazione della scuola italiana

La danza come arte educativa

Tipo di ricerca: Osservativa
Ambito: Ricerca istituzionale

La riflessione sulle modalità di introdurre la danza educativa nel curricolo scolastico come strumento disciplinare e trasversale nasce a seguito del Dlgs 60/2017 con la formalizzazione delle componenti verticali del curricolo denominate “temi della creatività” fra i quali anche il “musicale-coreutico” tramite cui diffondere la conoscenza e pensiero critico anche della danza. Inoltre, viene proposto che le istituzioni scolastiche, nell’ambito della propria autonomia prevedano, nel Piano triennale dell’offerta formativa, attività teoriche e pratiche, anche con modalità laboratoriale, di studio, approfondimento, produzione, fruizione e scambio, in ambito artistico, […] coreutico (art. 2); riferimenti alla danza si trovano anche nelle Indicazioni Nazionali. La ricerca sulla danza educativa, come linguaggio per educare promuovendo nel soggetto l’integrazione della dimensione fisica, emotiva, cognitiva e relazionale, tale da conciliare lo sviluppo motorio con l’evoluzione emozionale, fonda le proprie basi sui contributi di Piaget, che attraverso gli studi della età evolutiva e le teorie sullo sviluppo psicomotorio nei bambini, ha chiarito il ruolo della dimensione motoria nei processi di apprendimento.

La danza educativa si discosta dalla attività motoria, che riguarda essenzialmente una attività di ginnastica, sport o movimento, il cui scopo è quello di allenare il corpo, ma si presenta invece secondo una prospettiva olistica per cui in modo sinergico si attivano i presupposti sia per l’istruzione intesa come acquisizione di conoscenze, sia per l’educazione sia del corpo che della mente. La danza può essere considerata a pieno titolo una “peculiare materia educativa, un’effettiva possibilità di incontro di pedagogia, scienze e attività della formazione” (Siciliani De Cumis, 2005), ma non solo, la danza educativa può essere anche vista come mediatore didattico che, applicata in modo trasversale su altre discipline permette la innovazione del curricolo (Odevaine, 2005). In questo contesto la danza assume la dimensione di metodo di apprendimento, in un’ottica vicina al costruzionismo papertiano per cui imparare facendo è più produttivo.

 

Obiettivi 

  • Definizione di un curricolo per la danza educativa per il primo ciclo che in linea con le Indicazioni Nazionali, evidenzi i traguardi di competenza, gli obiettivi di apprendimento per ogni step scolastico.
  • Definizione di soluzioni e di proposte educative e didattiche che utilizzano la pratica della danza educativa come mediatore didattico.
  • Definizione di protocolli di osservazione e documentazione delle attività educative in ambito coreutico.

 

Domande della ricerca

  • È possibile definire un curricolo per la danza educativa in termini di traguardi di competenze e obiettivi di apprendimento per il primo ciclo?
  • In quale modo e secondo quali presupposti teorici e pratici la danza educativa può essere inserita nelle scuole del primo ciclo al fine di soddisfare lo sviluppo di campi di esperienza e competenze così da innovare il curricolo orizzontalmente ma anche verticalmente?
  • Che tipo di competenze dovrebbero essere richieste agli insegnanti per poter attivare percorsi di danza educativa nella scuola del primo ciclo? E di conseguenza che tipo di formazione?

 

Partecipanti (target)

Docenti della scuola del primo ciclo, educatori.