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Ricerca per l'innovazione della scuola italiana

La serra idroponica a scuola

Un nuovo modo di osservare e studiare un fenomeno naturale

All’interno del progetto  Maker@Scuola: Nuove Tecnologie per la Didattica, i ricercatori Indire hanno avviato il progetto pilota “La Serra idroponica a Scuola-  Un nuovo modo di osservare e studiare un fenomeno naturale”. L’attività prevede l’uso della serra idroponica, una tecnica di coltivazione delle piante fuori suolo e con basso impatto ambientale caratterizzata da un ridotto consumo idrico. La ricerca utilizza questo strumento per attivare una didattica laboratoriale innovativa e introdurre il metodo scientifico in classe.

L’idroponia è l’arte di far crescere le piante nell’acqua. La parola deriva dal greco “hydro”=”acqua” e “pónos”=”lavoro, fatica”. L’idrocoltura è una tecnica di coltivazione fuori dal suolo con un basso impatto ambientale.  Nelle coltivazioni idroponiche la terra è sostituita da un substrato inerte e la pianta vive con le sue radici nell’acqua addizionata dei nutrienti e dell’ossigeno di cui necessita per la crescita. Il processo prevede un controllo di tutte le condizioni fisiche e ambientali in cui vivono le piante e dei fattori che ne influenzano la crescita. La velocità di crescita dipende da molti fattori tra cui: la temperatura dell’aria, l’intensità della luce, il consumo d’acqua, i nutrienti disciolti.

La ricerca si basa su una metodologia di didattica laboratoriale già collaudata dal gruppo di ricerca sull’utilizzo della stampante 3D a scuola e con l’inserimento del “Bifocal modelling“, un approccio di investigazione sui modelli scientifici realizzata dall’Università di Stanford.  L’osservazione dell’evento fisico e la modellazione teorica si affiancano per familiarizzare con i metodi più comuni della ricerca scientifica.

Il progetto è stato avviato in una scuola (IC “Barsanti” di Firenze) durante l’anno scolastico 2018/2019 per verificarne la fattibilità e l’anno successivo è partito il progetto pilota che ha coinvolto una decina di scuole di cui 4 osservate in modo diretto con visite regolari da parte dei ricercatori:

  • Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado “Vespucci” di Firenze
  • Scuola Secondaria di Primo Grado “G. Cavalcanti” di Sesto Fiorentino
  • Scuola Secondaria di Secondo Grado “Keynes-Gramsci” di Prato

Le proposte per l’attività in classe prevedono una indagine basata sul metodo scientifico che prevede una fase induttiva (osservazione e formulazione di ipotesi), a cui segue la formulazione di un modello, e una fase deduttiva (verifica e formulazione di una teoria). L’attività promuove la formulazione di ipotesi ai fini della creazione di un semplice modello scientifico basato sull’osservazione diretta e sul controllo di un fenomeno naturale. Inoltre viene stimolata una riflessione critica sulla sostenibilità ambientale, in particolare sulla disponibilità delle risorse in natura e sullo spreco alimentare.

Nel febbraio 2020 è stata aperta una piattaforma online di documentazione, a cui possono aderire le scuole di ogni ordine e grado che sono in possesso di alcuni requisiti base (vedi avviso) e si impegnano a realizzare il percorso didattico proposto da Indire: http://tecnologia.indire.it/serreascuola/.

Nell’ambiente online i docenti, iscritti dal proprio Dirigente, possono trovare la descrizione dettagliata delle attività didattiche da sperimentare, oltre a materiali di studio sulle colture idroponiche, indicazioni operative su come costruire e gestire una Serra Idroponica e le informazioni necessarie per familiarizzare con la metodologia Bifocal. Quando le sperimentazioni saranno a regime, la piattaforma potrà essere un mezzo di condivisione della documentazione prodotta dalle diverse classi aderenti.

 

immagini delle serre idroponiche a scuola