La sfida che abbiamo davanti – dopo la scuola della pandemia - è quella delle convergenze e delle ibridazioni: superare gli steccati, promuovere un altro e ambizioso orizzonte di senso nel quale si possa “imparare a diventare” in forme e in modi del tutto diversi rispetto a quanto abbiamo fatto fino ad oggi. Si tratta di un’occasione veramente irripetibile per aggirarsi in quella “architettura della mente didattica” che è il curricolo: non potevamo farcela scappare.
E così, all’INDIRE, ci siamo inventati CONNESSIONI, un “laboratorio distribuito” che vede protagonisti quattro Dipartimenti (Umanistico, Scientifico, Artistico e Biblioteche) per progettare e modellizzare i percorsi di apprendimento della scuola secondaria di secondo grado,mettendo insieme allestimenti funzionali e versatili, tecnologie analogiche e digitali, metodologie e situazioni didattiche.
L’universo intero è in un bicchiere di vino
Il perimetro dell’Antropocene è il contenitore culturale ideale per sondare il terreno della complessità e del pensiero sistemico. Se poi volete avere un’idea di come nella scuola si possa fare un’operazione del genere, allora provate a leggere un autore come Richard Feynman, il fisico americano premio Nobel nel 1965. Iniziate con Sei pezzi facili – facili si fa per dire – dove l’autore, in un capitolo che non a caso s’intitola Le relazioni tra la fisica e le altre scienze, scrive:
Se osserviamo un bicchiere di vino abbastanza attentamente vediamo l’intero universo. Ci sono le cose della fisica: il liquido turbolento e in evaporazione in funzione del vento e del tempo, il riflesso sul vetro del bicchiere, e la nostra immaginazione aggiunge gli atomi. Il vetro è un distillato di rocce della Terra, e nella sua composizione vediamo i segreti dell’età dell’universo, e l’evoluzione delle stelle. Ci sono i fermenti, gli enzimi, i substrati e i prodotti. Nel vino si trova la grande generalizzazione: tutta la vita è fermentazione. Non si può scoprire la chimica del vino senza scoprire, come fece Louis Pasteur, la causa di molte malattie.