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Scuola secondaria L. Orsini, Imola

L’impegno verso la sostenibilità e la grande cura per gli ambienti interni fanno di questo edificio un modello per la scuola secondaria

esterni

La nuova scuola secondaria L. Orsini, voluta dall’impegno dell’amministrazione comunale di Imola (Bologna), è nata come modello di edificio ecologico per promuovere la cultura della sostenibilità nell’intera comunità e nei giovani allievi.
Nelle intenzioni della committenza e dei progettisti l’obiettivo prioritario era realizzare un edificio che - oltre a rispondere in maniera ottimale alle esigenze di tipo funzionale - rappresentasse un esempio concreto di applicazione dei principi di ecosostenibilità e biocompatibilità.
In particolare, la sostenibilità è stata intesa come valore guida che si attua riconoscendo la complessità dei processi del costruire, e afferisce quindi ad un insieme di fattori che vanno dalla scelta dei materiali alla qualità delle performances energetiche, dalla valutazione dei processi di manutenzione alla flessibilità funzionale interna.

una facciata

Il ritmo dei torrini verticali, l’alternarsi delle schermature e le differenze di colore tra i rivestimenti formano un insieme che, con eleganza, compone le facciate e ne muove il profilo.

Gli ambienti interni sono pensati in modo da ottenere la massima vivibilità e funzionalità attraverso lo studio delle migliori condizioni di illuminazione e di comfort termico e acustico, mentre materiali e rivestimenti compongono un paesaggio cromatico armonioso e dotato dei giusti riferimenti.

l'atrio

Il grande atrio centrale a tripla altezza

L’edificio si può considerare una costruzione ecosostenibile sia dal punto di vista architettonico che impiantistico: l’energia solare, ad esempio, è utilizzata per riscaldare, raffrescare, ventilare, illuminare in modo naturale e produrre energia elettrica.

l'atrio

L’ingresso visto dall’interno. L’accuratezza degli accostamenti cromatici e la scelta dei materiali impiegati valorizzano l’ambiente scuola.

aula

Interno di un aula. L'impegno messo nella scelta dell'arredo è particolarmente significativo perchè riconosce l'importanza di questo fattore - spesso trascurato - per creare un ambiente funzionale e vivibile.

Lo sforzo dell’amministrazione comunale rappresenta un esempio importante anche per la scelta di fare di una scuola secondaria inferiore un modello di sostenibilità ambientale, estendendo gli obiettivi di benessere e qualità della fruizione ad un livello scolastico purtroppo spesso trascurato dal punto di vista della qualità degli spazi e degli ambienti interni.
Di particolare rilievo è anche lo studio condotto per arrivare a definire efficaci e completi sistemi di raffrescamento naturale, evitando costosi impianti di condizionamento e rispondendo ad un problema sempre più diffuso anche nelle scuole.

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Tutti i criteri di ecosostenibilità e biocompatibilità sono valutati in base ad un vero ecobilancio, ovvero un’analisi sistematica di prodotti, materiali e processi, sia costruttivi che gestionali.

La sostenibilità è interpretata sia con l’applicazione dei criteri che sfruttano il funzionamento ‘passivo’ dei componenti il fabbricato, sia con l’applicazione di impianti e sistemi ‘attivi’.