Immagine Sala Romanità palazzo INDIRE

Sala Romanità

Immagine cavalcata di giovani Romanità palazzo INDIRE

A questa sala si accedeva tramite una sorta di vestibolo in cui erano esposti due calchi in gesso di danzatrici ed una scultura bronzea di un giovane uomo in posa. Sotto il piccolo portico era situato il cippo funerario di Publio Attilio Setticiano, grammatico latino insignito dal Senato della carica di “decurione”, funzionario che, nella società dell'Antica Roma, si occupava di amministrare e governare le colonie. Sul fianco del cippo si leggeva la seguente iscrizione: “Io mi sono liberato dalle sofferenze delle malattie e dei più grandi mali della vita. Ora non ho pene e godo una placida pace."

Nella stessa stanza, era esposta la fronte di un sarcofago raffigurante una scena di vita scolastica, un maestro e due scolari, ciascuno con un rotolo aperto in mano.