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Sala delle Riviste

Erano qui reperibili i più noti periodici di pedagogia e didattica.
Fra queste un ruolo rilevante aveva “I diritti della scuola”, fondata nel 1899 da Guido Antonio Marcati. Maestro elementare italiano (Legnano 1855 - Sanremo 1922), direttore didattico, si dedicò presto al giornalismo scolastico. Con le riviste da lui fondate, "Il risveglio educativo" prima, "I diritti della scuola" successivamente (1899), a cui collaborarono pedagogisti ed educatori di prestigio, condusse una lunga battaglia per il rinnovamento della scuola elementare in Italia e per migliorare la condizione economica e professionale dei maestri.

Scrisse vari testi per le scuole elementari, fra cui: "In cammino, fanciulli!" (1910) e "Fra campi e borghi" (1922).
Egli ed i suoi collaboratori, Federico Di Donato (vice direttore) ed il giovanissimo Annibale Tona (redattore capo), cominciarono fin dal primo numero del giornale a battersi decisamente in favore della categoria dei maestri elementari.
Insieme ad altri periodici scolastici italiani, quali “Il Risveglio educativo” ed “Il Corriere delle Maestre”, concentrarono le loro energie per promuovere la fondazione dell’Unione degli insegnanti elementari italiani che, dopo una lunga e tormentata fase preparatoria, vide la luce il 4 aprile 1901.
Fu la seconda associazione nazionale di lavoratori, compatti e consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri, a costituirsi in Italia, dopo quella dei ferrovieri e prima di quella dei postelegrafonici.

Di vecchia data anche "Scuola Italiana Moderna", quindicinale per la scuola primaria, fondato nel 1893 da Giuseppe Antonio Tovini  e divenuto, nel corso del Novecento, il più rilevante polo d’elaborazione pedagogica d’ispirazione cattolica.

Fra i periodici vale la pena citare inoltre “ScuolaOfficina”, la rivista semestrale ancora oggi edita dal Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, che sorse per sviluppare, documentare e valorizzare il patrimonio industriale della città e la cultura tecnica in generale e allo stesso tempo per illustrare l’attività dell’Istituzione Aldini-Valeriani, la più antica scuola tecnica di Bologna, i cui corsi cominciarono nel lontano 1842.
La cosiddetta “scuola-officina” dell’Istituto Aldini-Valeriani si sviluppò attraverso varie fasi: il Gabinetto Aldini di Fisica e Chimica Applicata (1863-1877), la Scuola professionale di Arti e Mestieri Aldini-Valeriani (1879-1913), fino all’aggiornamento nell’Istituto Tecnico Industriale (1932 e anni seguenti).
La rivista ha acquistato nel tempo un posto importante tra le rare pubblicazioni presenti in questo settore, anche a livello internazionale.