Il prof. Luca Toschi, nel suo contributo “La forza generativa della comunicazione”, sottolinea come 150DIGIT, il progetto da lui ideato e sviluppato insieme al Comitato Italia 150, non sia soltanto un sito ma “…un ambiente di comunicazione e di formazione in cui le scuole possono dialogare con le istituzioni, affiancando il loro punto di vista sul nostro Paese ai contenuti delle mostre di Torino. Un modo per scrivere insieme alle istituzioni il grande racconto dell’Italia al presente, al passato e soprattutto al futuro”.
Attraverso 150DIGIT gli studenti, i docenti, le scuole, possono infatti dialogare con gli eventi ufficiali di Torino 2011, oltre a elaborare e condividere le proprie emozioni, le proprie riflessioni, i propri racconti.
Registrandosi sul sito www.150digit.it, è disponibile un ambiente di formazione alla scrittura digitale chiamato D-Writing che permette a singoli visitatori di proporre i propri racconti digitali sull'Italia di oggi (testi, immagini, video, audio, slideshow) da affiancare a quelli scelti ufficialmente per illustrare i percorsi espositivi.
D-Writing è un ambiente studiato per guidare l’utente dall’ideazione alla realizzazione del suo racconto, consentendogli di prendere coscienza del processo creativo.
In 150DIGIT possono inoltre confluire le esperienze che scaturiscono da varie iniziative, come quelle legate a “Dai mille a un milione”, progetto del MIUR che prevede incentivi per le scuole primarie e secondarie di I e II grado che organizzano viaggi d’istruzione finalizzati alla conoscenza dei luoghi, delle iniziative e degli eventi previsti dalle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. A questa iniziativa è connesso anche un concorso a premi per i migliori video che raccontano gli itinerari di viaggio proposti.
Per partecipare, le scuole dovranno compilare la scheda di adesione entro il 15 aprile 2011.
Si vuole così, riprendendo le parole di Toschi, “affiancare/contrapporre al racconto ufficiale delle celebrazioni - che coloro che ci rappresentano a vario titolo hanno il dovere di fare in questi mesi della memoria, comunicandoci la visione che hanno del nostro passato e del nostro futuro - il racconto delle pratiche diffuse sul nostro territorio, facendo così della varietà delle nostre terre e culture, delle infinite diversità del pensare e del fare che segna la nostra gente da nord a sud, da est a ovest, non solo una risorsa ricchissima per il nostro paese, ma per l’Europa tutta”.
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