Toccato dallo spirito del drago lo spazio si trasforma, vibra, avvampa, luccica.
Dagli incontri con i bambini, i Baupiloten hanno sviluppato un racconto che è diventato il filo conduttore del progetto, il mezzo con cui tradurre in architettura le suggestioni emozionali che arrivavano dall’immaginazione dei piccoli.Il progetto esprime la presenza del drago immaginario ai singoli piani:
…”Un drago d'argento si avvicina alla scuola, alla ricerca di un luogo per dormire. Egli vaga attraverso i corridoi del primo, del secondo e, infine, del terzo piano. Dovunque il drago sia stato, i corridoi sono cambiati. All'inizio si vede uno sfarfallio e un barlume, come se le scintillanti scaglie della pelle del drago avessero sfregato contro le pareti, ma sempre di più la scuola si trasforma in una incantata tana del drago …”
I Baupiloten
hanno esplorato i paesaggi immaginari dei bambini utilizzando diversi fotomontaggi spaziali, per poi sviluppare le idee attraverso modelli e, infine, costruire i prototipi.