L’architettura dialoga senza esitazioni con il mondo dell’infanzia cercando attraverso la forma, i materiali, i dettagli, il modo e la dimensione giusta per essere compresa e fatta propria dai bambini.
La torre, una struttura gioco in legno con la piazzola in alto protetta da una rete.
Di più: strutture gioco perfettamente integrate nell’edificio arricchiscono gli spazi, offrendosi all’immaginazione e all’esplorazionemotoria.
Potranno diventare torre, nave o città: ogni bambino le vive - così come vive tutto l’ambiente della scuola – a partire dalla propria fantasia.
Lo scaffale diventa anche parete e crea un angolo nascosto.
All’educazione come autorealizzazione il linguaggio dello spazio risponde creando luoghi aperti e magici - dove seguire i propri percorsi di scoperta - e facendo nascere al posto di aule e corridoi una rete di spazi, riconoscibili ma in grado di differenziarsi continuamente per offrire un inesauribile invito a giochi sempre diversi.