Approfondimento

Ambiente di lavoro e ansia : cause e rimedi

La salute è un argomento caro a tutti e diversi sono i metodi utilizzati per “scaricare” lo stress accumulato durante la giornata: sport, alimentazione e ferie ad intervalli periodici sono tra i sistemi più gettonati. Ma sempre più crescente è il desiderio di prevenzione e maggiore attenzione viene rivolta ai luoghi di lavoro nei quali spendiamo molto tempo della nostra vita.

Per di più la concomitanza talvolta di fattori quali mobbing e vessazioni da parte di superiori non fanno che incrementare il disagio, lo stress e l’ansia.  Questa situazione di difficoltà viene spesso alimentata poi da un senso di frustrazione dettato dal non riconoscimento di meriti lavorativi che sfocia in uno stato di impossibilità nel raggiungere le proprie aspirazioni lavorative.

Demansionamenti, precarietà e incertezza, sono oggi più che mai fattori che spingono le persone a farsi guerra per eccellere e preservare il posto di lavoro con ripercussioni sulla salute e sulle relazioni con i colleghi-competitor. Ma ansia e stress non sono necessariamente delle patologie diventando tali solo quando l’individuo è esposto a situazioni ad alta tensione nervosa per un lungo periodo di tempo che può portare anche ad un vero e proprio esaurimento.

Ma come imparare a gestire l’ansia fino a farla diventare nostra alleata?

 “L’ansia è un’esperienza fisiologica quotidiana, che esiste però anche nella variante patologica – spiega Michele Cucchi, esperto in psichiatria e direttore sanitario del Centro Medico Sant’Agostino di Milano – Quella fisiologica è una risorsa, un dono, rappresenta un meccanismo basilare per l’ottimizzazione delle capacità sia fisiche che mentali in caso di reale necessità. Diventa patologica quando invece di migliorare le performance le peggiora e si palesa con attacchi di panico, o quando il disagio soggettivo è l’elemento che organizza la vita della persona a prescindere da quanto l’ansia influenzi oggettivamente la sua vita”.

Certo è che non tutti reagiamo alle situazioni in ugual misura: “ciascuno di noi ha una propria soglia di attivazione in risposta a fonti di stress. Si dice, tecnicamente, che qualche persona è maggiormente resiliente, capace di adattarsi alle condizioni ambientali minimizzando il grado di stress”. In linea di massima i sintomi che presagiscono una situazione di disagio legato ad ansia e stress sono: insonnia, difficoltà di concentrazione, irritabilità, problemi intestinali e dermatiti.

Come fare quindi a ridurre ansia e stress sul luogo di lavoro?

  • Avere autostima, fiducia in sé e rispetto negli altri
  • Essere consapevoli delle proprie emozioni e dei sentimenti che si provano
  • Positive Effect” ovvero la capacità di affrontare con energia le difficoltà
  • Pianificare e prendere il controllo delle situazioni

La salute è determinata anche dalle condizioni lavorative: lavorare in ambienti sani e salubri contribuisce a ridurre le situazioni stressanti. L’ansia è uno stato fisiologico e quotidiano che va controllato e dominato, rappresentando quindi non un limite ma un vero e proprio dono per l’ottimizzazione delle capacità sia fisiche che mentali.

L’intervista al dott. Cucchi è stata estratta da Edizioni Condé Nast S.p.A.
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