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23 Febbraio 2023

Gli Ambassador di Avanguardie educative si presentano: Maria Carmela Salvia

di Gabriele D'Anna

Maria Carmela Salvia, già Dirigente scolastica, è ben lieta di svolgere il ruolo di ambassador dato che Avanguardie educative «sono state per me, e per la scuola che ho diretto, un costante punto di riferimento per una concreta ricerca educativa che ha garantito la qualità dell’insegnamento e il successo dell’apprendimento degli studenti; ed è proprio con loro che abbiamo conquistato ottimi traguardi nonostante la povertà culturale, sociale ed economica del territorio» in cui è calata la sua scuola. Maria Carmela Salvia, secondo una sorta di circolarità di accadimenti, oggi si candida ad esser lei punto di riferimento per quei docenti e dirigenti che desidereranno avvalersi della sua esperienza.

 

Maria Carmela Salvia si presenta…

 

Sono nata a Vibo Valentia, città indicata dagli istituti di statistica come una tra le ultime d’Italia per qualità della vita. Laureata in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Messina, inizio a insegnare come maestra prestando la massima attenzione alla conoscenza dei bambini, ai loro bisogni, alle loro carenze, ai loro punti di forza, per la costruzione del loro benessere. Nel 2007 divento Dirigente e sono assegnata all’IC «Amerigo Vespucci» di Vibo Marina dove, nel 2021, si conclude la mia professione. Sin da subito, dando vita a percorsi formativi per docenti, ho intrapreso la via dell’innovazione e della cultura sperimentale; è proprio grazie a tali percorsi che alcuni docenti sono poi stati formatori per conto di INDIRE e relatori sui temi dell’educazione a Didacta Italia.

Il nostro metodo di apprendimento si basa sulla laboratorialità, sul fare scuola con le mani, con la mente e con il cuore, superando l’insegnamento di tipo nozionistico e introducendo discipline quali Filosofia, Astronomia e Fisica nell’alveo di quelle generalmente insegnate in un IC (superando anche la ‘gabbia’ del tempo-scuola). Abbiamo poggiato la nostra opera sui pilastri  dell’autonomia scolastica e sulle Idee di Avanguardie educative; riguardo queste ultime, siamo stati promotori e capofila delle Idee «Dentro/fuori la scuola – Service Learning» e «Uso flessibile del tempo (compattazione)»; abbiamo messo in atto strategie educative basate sull’outdoor education e, non ultimo, condiviso e sperimentato il «Learning to Become», un percorso ispirato dall’UNESCO che disegna nuovi scenari per l’innovazione del curricolo e che si configura come potenziale contenitore di paradigmi generativi in grado di ripensare i perimetri del pensiero critico, della coscienza globale e dell’intelligenza sociale. Per Avanguardie educative è in fase di progettazione «Magia dell’Apprendimento – Oltre le discipline», un framework organizzativo-pedagogico che permette il passaggio dalla didattica per contenuti alla didattica per competenze. Come si evince, INDIRE e Avanguardie sono state per me, e per la scuola che ho diretto, un costante punto di riferimento per una concreta ricerca educativa che ha garantito la qualità dell’insegnamento e il successo dell’apprendimento degli studenti; ed è proprio con loro che abbiamo conquistato ottimi traguardi nonostante la povertà culturale, sociale ed economica del territorio in cui la nostra scuola insiste.