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Liceo Tecnico Jacquard, Caudry

Un Liceo pensato come una città, dove il disegno del paesaggio, ispirandosi alla dimensione comunitaria della scuola, si fonde con un eccezionale impegno verso le prestazioni ecologiche.

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La scuola–villaggio di Caudry. In primo piano, a sinistra dell’ingresso, è riconoscibile la sagoma a punta della sala comune dei ragazzi, al centro si distingue la piazza alberata.

Il Liceo Tecnico Jacquard rappresenta uno dei complessi più interessanti realizzati in Francia, sia per l’impegno verso le problematiche ecologiche, sia per il modo in cui risolve il tema dell’edificio scolastico.

Il progettista, Lucien Kroll, ha vinto il concorso con un progetto pilota HQE (Haute Qualité Environnementale), una procedura sperimentata in Francia per gli interventi pubblici ed estesa ad altri complessi scolastici.
Ma il valore del Liceo di Caudry risiede nel modello di scuola pensata come una città.
Una scuola che si fa contesto, fatta da un insieme diffuso di volumi che si differenziano uno dall’altro senza esibizioni o protagonismi, attestati intorno ad una piazza e immersi in un’area verde che si lega all’ambiente circostante.

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Una scuola-paesaggio, dove lo spazio si ispira alla dimensione comunitaria della scuola, vuole favorire la relazione, accogliere le diversità.

Questo modello di scuola è occasione per esprimere la concezione dell’ecologia di Kroll, profondamente etica e sempre attenta ad una visione globale dei problemi…
L’ecologia … “esige una disposizione filosofica, civica, nei confronti del progetto: prima di essere un oggetto architettonico si tratta di un progetto di società. La sola economia non è sufficiente a giustificare questi sforzi: sperperare o risparmiare non è altro che mercificare ancora il pianeta… L’ecologia è sociale, psicologica (o mentale) e fisica.
L’ecologia sociale riguarda il Terzo e Quarto Mondo (si tratta di due personaggi silenziosi, in piedi dietro l’architetto seduto al suo tavolo da disegno...) e l’equità universale; l’ecologia filosofica concerne i comportamenti; l’ecologia fisica connette all’ingegneria verde.
Ognuna ha dei sensi che si connettono alle altre due: sono nella sostanza olistiche”.
da:  Sasso, Ugo, 'Bioarchitettura, forma e formazione', Firenze, Alinea, 2003

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Nella foto: la Torre delle Arti vista dai tetti inerbiti della mensa

La scuola–città, le esigenze ambientali e il disegno del paesaggio si fondono dando vita a soluzioni felici: i bacini d’acqua servono per regimentare le acque e accogliere la fitodepurazione, le colline permettono di riciclare il terreno di riporto, i tetti verdi migliorano le prestazioni energetiche, i volumi diffusi consentiranno in futuro la trasformazione degli edifici in residenze.

La scuola – città di Caudry, con la sua varietà di forme e materiali, crea dei luoghi che mettono a proprio agio e ispirano un senso di appartenenza e favorisce la comunicazione tra le persone senza imporre geometrie chiuse e autoritarie.

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Il plesso scolastico visto dalla strada. In primo piano gli specchi d’acqua, che accolgono i bacini di fitodepurazione e ospitano habitat naturali.