Il valore emozionale dei luoghi dell’abitare, rimosso e negato negli spazi del vecchio edificio, ritorna prepotentemente ad avere cittadinanza.
Percorrendo l’edificio si incontra una successione di episodi che sorprendono per la loro insolita geometria e per l’uso del colore, che è segno, riconoscimento, ma anche e soprattutto emozione: salire sull’ascensore panoramico aperto verso le grandi terrazze colorate, muoversi nei coloratissimi corridoi, incontrare le grandi vetrate concave o convesse di cucine e sale studio.