Istituto Professionale Secondario e Scuola Comprensiva dell’obbligo, Turku (Finlandia)
Le scuole presentate in questa sezione sono situate a Turku (Finlandia): si tratta della Scuola Comprensiva Kotimaki (scuola dell’obbligo per ragazzi da 7 a 15 anni) e dell’Istituto Professionale, scuola per 3600 studenti tra i 16 e i 18 anni.I due plessi sono stati aperti in tempi abbastanza recenti (fine anni ’90) e pur essendo realtà differenti, rappresentano esempi eccellenti di ambienti di apprendimento innovativi, sia per quanto riguarda gli aspetti più strettamente didattici, sia per quanto riguarda la vivibilità dello spazio ed il benessere abitativo offerto a studenti e docenti.
Dal punto di vista della sistemazione dello spazio, gli elementi principali attraverso cui passa l’innovazione sono la presenza delle ICT, l’uso dello spazio di raccordo, la flessibilità di aule e arredi, e la dotazione di laboratori attrezzati, che integrano gli apprendimenti in aula.
Tra le soluzioni attuate nelle due scuole è di rilievo la presenza consistente e diffusa delle ICT, non confinate né ad un aula di laboratorio né all’aula curricolare, ma disseminate nello spazio attraverso isole informatiche accessibili autonomamente dai ragazzi.
Isola informatica nello spazio di raccordo. Scuola Comprensiva Kotimaki
I computer portatili sono a disposizione dei docenti e dei ragazzi, che possono metterli in carica dentro appositi armadi. Scuola Comprensiva Kotimaki.
Angolo con divani nello spazio di raccordo. Scuola Comprensiva Kotimaki
Sedute in un angolo di una classe. La presenza di sedute morbide per gli studenti rivela l’attenzione verso il benessere e l’aspettativa che i giovani possano gestire con responsabilità arredi ‘informali’, che invitano a posture altrettanto ‘informali’.
Superando lo schema tradizionale aule-corridoi, la disposizione degli interni rompe i limiti della classe per coinvolgere lo spazio di raccordo, che diventa spazio didattico a tutti gli effetti e oltre alle postazioni informatiche comprende angoli arredati con cura per lo studio ed il relax.
Dal punto di vista educativo l’apertura dell’aula – che implica una diminuzione del controllo diretto dell’insegnante – rivela quanto nelle due scuole regni un clima di responsabilità e autonomia dei ragazzi.
… questa autoresponsabilizzazione “respirata” e "insegnata" permette di avere computer liberamente disposti lungo i corridoi, permette di non avere campanelle che suonano ad ogni ora in quanto gli studenti stessi si sanno autogestire, permette di avere spazi di socializzazione, di svago e di riposo esclusivi per gli studenti senza "sorveglianti", permette di avere strutture e arredi sempre funzionali e nuovi, senza il pericolo che vengano devastati e rovinati da atti vandalici, permette soprattutto di percepire la scuola non come un’entità astratta, estranea ed opprimente, ma come un bene prezioso personale da salvaguardare e condividere con tutti.
Baldascino, Roberto, "Classi, arredi e attrezzature nella scuola finlandese - Verso un Feng Shui scolastico? " (articolo pubblicato sul sito ANSAS MARCHE)
Di più: l’apertura della classe comprende spesso la possibilità di modificarne il profilo planimetrico aumentando o diminuendo lo spazio attraverso pareti mobili in legno a soffietto, di facile apertura.
Parete mobile all’interno di un’aula. Scuola Comprensiva Kotimaki.
Tavoli su ruote nell’Istituto Professionale.
Per gestire in modo flessibile gli ambienti, all'interno delle classi è possibile utilizzare arredi di forma innovativa - come i tavoli a coda di rondine o a quarto di luna - che dinamizzano lo spazio oltre a suggerire innumerevoli possibilità aggregative.
Gli ambienti sono ospitali e vogliono offrire benessere ai propri abitanti, come testimoniano la bella aula docenti della scuola Kotimaki – spaziosa e arredata con cura - e la presenza, nell’Istituto Professionale, di un’aula dedicata agli studenti attrezzata per momenti di svago e ricreazione.
La volontà di rendere più gradevole e vivibile lo spazio si rivela anche nella scelta di colori e materiali: dalla presenza dei divani imbottiti, disposti negli spazi di raccordo, all’impiego del legno al naturale in molti arredi e nelle pareti mobili delle aule. La presenza di laboratori all’interno delle due scuole è decisamente consistente, e nell’Istituto Professionale l’apprendimento attivo’ comprende anche periodi di lavoro svolti presso aziende esterne o all'interno di attività gestite economicamente e managerialmente dalla scuola stessa.
L’Istituto Professionale ha al suo interno una pasticceria, che offre a clienti esterni i prodotti dei ragazzi. Vendere i propri lavori è certamente un incentivo alla motivazione dei ragazzi.
Laboratorio di cucina. Scuola Comprensiva Kotimaki.
Il successo formativo degli studenti può essere messo in relazione con il clima che tutti questi elementi concorrono a creare dentro gli istituti:
Il loro successo formativo deriva in realtà da variabili indirette, indipendenti dall'insegnamento e che conseguentemente un docente non può controllare, ma che nondimeno hanno una forte ripercussione sulla didattica e sui suoi risultati. In altri termini il successo deriva dalla presenza a priori di un substrato formativo fertile prodotto dalla alta funzionalità educativa ed estetica degli ambienti in cui si opera e delle tecnologie in esse contenute. … Adottando questa visione, le classi non sono più classi e i laboratori non sono più laboratori ma è la loro totale integrazione che genera processi evolutivi formativi nuovi, più proficui rispetto a quelli che ne sarebbero derivati utilizzandoli in maniera scorporata e singola. Il valore aggiunto si sviluppa all'interno di quello che può essere definito come "ambiente integrato di apprendimento", in cui tutte le azioni che avvengono, dirette e indirette, volontarie e involontarie, autogenerate e eteroprodotte, accompagnate da un pizzico di serendipità, integrandosi tra loro generano e agevolano lo sviluppo e la crescita formativa e personalizzata dello studente.
Baldascino, Roberto, "Tour delle scuole Finlandesi. Il quadro di sistema: questione di feeling"; (II e ultima parte) (articolo pubblicato sul sito ANSAS MARCHE)