Nata da un lavoro partecipato tra progettisti e mondo della scuola, la scuola secondaria De Berkel risponde alle esigenze pedagogiche seguendo un’interpretazione contemporanea dell’architettura organica.
La Libera Scuola De Berkel propone - nel panorama delle architetture organiche a destinazione didattica - una soluzione nuova e diversa, dove la coerenza nell’interpretare i principi pedagogici si risolve attraverso un linguaggio dinamico e fortemente contemporaneo, capace di usare abbondantemente materiali come il vetro e il metallo.Il risultato è un complesso dove gli spigoli acuti dei volumi creano un movimento centrifugo e vivace, che si distingue da quello più avvolgente proprio dall’interpretazione consueta dell’edificio scolastico da parte del movimento antroposofico, orientata generalmente verso forme morbide e arrotondate.La scuola è formata da cinque corpi principali, uniti da una strada interna che accoglie anche l’atrio di ingresso e si sviluppa in due rami di forma irregolare. Le aule e i laboratori sono contenuti in tre corpi allungati e leggermente trapezoidali che terminano con angoli acuti. A destra dell’ingresso un volume appuntito rivolge l’angolo acuto verso chi arriva e ospita l’aula magna, vero cuore della scuola dedicato ad attività artistiche e culturali e aperto anche all’esterno. Più in fondo una sagoma compatta e tondeggiante contiene la palestra
I volumi che contengono le aule esprimono, con la loro acutezza, la vivacità del pensiero e il desiderio di scoperta che si proietta verso l’esterno. (foto Christian RICHTERS)
La scuola è nata da un processo partecipato che ha visto una forte collaborazione tra progettisti e committenti ed ha compreso – nella fase cantieristica – anche il contributo dei ragazzi. Il budget piuttosto contenuto non ha impedito la coerenza nelle soluzioni volumetriche e nella scelta dei materiali.