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forma e educazione

Forme e colori nell’atrio di ingresso. Il dinamismo e la vivacità degli spazi si accordano con la sensibilità dei giovani, propria di un’età di forti contrapposizioni e discontinuità emotive.
(foto RAU)

La configurazione degli spazi nasce dall’intenzione di rispondere alle esigenze della pedagogia Waldorf, interpretata attraverso un design di taglio contemporaneo segnato da un forte desiderio di apertura verso l’esterno.
La presenza di materiali ‘duri’ come vetro e metallo, vuole dare un’immagine attuale ad un edificio di impronta organica destinato alla didattica.

Come in tutte le scuole Waldorf, l’insegnamento deve formare mano, cuore e testa, e le attività artistiche e artigianali rivestono un ruolo centrale. La scuola comprende, tra l’altro, un laboratorio del ferro, una falegnameria dove vengono costruiti modelli di arredamento, e laboratori dedicati alla tessitura, alla scultura e ad altre forme artistiche.
Un edificio è anche musica, attraverso la forma, il materiale o il colore della facciata. Una parete color giallo intenso non può essere che associata, ad esempio, con uno strumento musicale a fiato. …. Ciò che vale è l’equilibrio.

intervista a Thomas Rau, in Sasso, Ugo, 'Bioarchitettura, forma e formazione', Firenze, Alinea, 2003
La forma nasce da un processo, nel quale interagiscono le intenzioni, le intuizioni e le abilità di architetti e committenza. Elementi coadiuvanti sono l’ambiente, la funzione dell’edificio, chi lo utilizzerà e con quali materiali sarà costruito.
Nel processo nasce un concetto e la forma dell’edificio non è nient’altro che un movimento fermatosi, quindi la risultante del processo.
…non dobbiamo sottovalutare gli effetti della forma sull’uomo.

intervista a Thomas Rau, da Sasso, Ugo, Bioarchitettura, forma e formazione, Firenze, Alinea, 2003