Il portone di ingresso, in legno, è sormontato da una tettoia metallica appuntita. (foto RAU)
Il progetto vuole fare della scuola un luogo vivibile, che genera empatia e identificazione e stimola nuove e diverse occasioni di incontro.La strada interna è un luogo vitale, che genera molte occasioni di incontro, si anima grazie alla sosta ed al passaggio quotidiano degli studenti e permette l’organizzazione di mostre, feste, o gruppi di lavoro.
Ma il rapporto che lega questo edificio, pensato e realizzato in partecipazione, con i propri abitanti, ha anche un fondamento spirituale, racchiuso dentro un pensiero poetico composto dei ragazzi: ‘Questa casa sia il luogo dove cielo e terra si toccano’. Scritta su una pergamena, la poesia è stata depositata in un contenitore trasparente e incastonata nel terreno, alla presenza di tutti, nel giorno della posa della prima pietra, il 12 febbraio 1999.
Con opportuni accorgimenti la teca è stata lasciata in vista e collegata ad un foro verticale da dove la luce del sole, in certi momenti del giorno, arriva a toccarla direttamente, unendola idealmente al cielo.