Indire, sito ufficiale
Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa MIUR

Supporto al miglioramento

miglioramento

INDIRE per l'innovazione
La mission di INDIRE, perseguita in decenni di attività con le scuole, mira alla promozione dell'innovazione scolastica, realizzata sia in un'impostazione top down - diffondendo e incoraggiando l'applicazione delle riforme del sistema educativo - sia buttom up - raccogliendo e rendendo disponibili a tutti le buone pratiche e i materiali educativi di qualità prodotti dalle scuole. Negli anni, grazie al lavoro dei suoi ricercatori, l'Istituto ha accumulato un enorme capitale di risorse (banche dati, oggetti didattici, moduli formativi) e di competenze (formatori, tutor, consulenti esperti) che coprono sia le aree dei contenuti delle discipline di base, sia alcuni aspetti trasversali ai processi di innovazione, come la didattica laboratoriale, una nuova visione dell'ambiente di apprendimento, una riflessione matura sul ruolo delle tecnologie e dei nuovi linguaggi nella didattica in classe.
L'impegno diretto dell'Istituto nel campo del miglioramento scolastico è precedente al suo coinvolgimento diretto nel Sistema Nazionale di Valutazione (SNV), che viene per la prima volta formalizzato con la legge 10/2011 .
Nel 2009 infatti il Ministero affida all'INDIRE il progetto PQM (Piano Qualità e Merito) che si propone il potenziamento degli apprendimenti degli studenti in italiano e matematica e affronta il percorso verso la qualità in due dimensioni: contenuti, metodi e strumenti. In PQM per la prima volta si misura la qualità degli esiti dei progetti attraverso un set specifico di prove di apprendimento realizzato da INVALSI e si sperimenta l'intervento di un tutor esterno e di un tutor di istituto.
Negli anni successivi l'INDIRE è incaricato del supporto al miglioramento in due sperimentazioni che si avvicinano progressivamente allo scenario del nuovo Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) che viene descritto e regolato con il DPR 80/2013 . Si tratta prima di VSQ e poi di VALeS. Entrambe le sperimentazioni nazionali promosse dal MIUR, segnano un percorso di avvicinamento al nuovo SNV, coinvolgendo tre attori: Invalsi, Corpo ispettivo e INDIRE.
Di fronte a questo scenario, il compito assegnato all'INDIRE fin dalla legge 10/2011, messo in atto nelle sperimentazioni suddette e confermato nell'SNV, è rimasto costante nel DPR 80/13 in cui l'Istituto è chiamato a svolgere due compiti:

1. Mettere a disposizione delle scuole gli strumenti per il miglioramento, proponendo loro un modello di PdM strutturato sia sulla base dei risultati delle precedenti sperimentazioni (VSQ e Vales), che con un percorso di ricerca previsto nel piano triennale dell'Istituto. Le scuole potranno avviare la progettazione delle azioni di miglioramento sulla base di priorità e traguardi individuati nella sezione 5 del RAV. Il modello di PdM proposto da INDIRE si articola in varie sezioni, in cui vengono dettagliati obiettivi, criteri di fattibilità e impatto, impegno di risorse umane e finanziarie, tempi e indicatori di risultato su cui effettuare delle fasi periodiche di check e di revisione delle azioni. Il modello è accompagnato da un quadro teorico di riferimento e da linee guida per la compilazione e l'implementazione.

2. Mettere a disposizione delle scuole gli elenchi dei Consulenti per il miglioramento, che potranno essere scelti per il supporto alle azioni di miglioramento.
Il ruolo di INDIRE si rafforza ulteriormente con la Legge del 13 luglio 2015, n. 107 conosciuta con il nome di "Buona Scuola", la cui finalità principale è quella di "realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva", per mezzo della piena attuazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, già prevista dall'art. 21 della Legge 15 marzo 1997, n. 59 (conosciuta come Legge Bassanini 1).
La Legge sulla Buona Scuola, di fatto, recepisce quanto le scuole più innovative hanno già messo in pratica e che l'INDIRE ha messo in evidenza e valorizzato creando il movimento delle Avanguardie Educative, a cui tutte le scuole interessate possono aderire al fine di iniziare un percorso innovativo per il miglioramento delle modalità e degli ambienti di insegnamento/apprendimento.
La ricerca sviluppata da INDIRE negli ultimi anni, in particolare con il movimento delle "Avanguardie Educative", ruota intorno all'idea che solo agendo su scelte strutturali dell'organizzazione della scuola, il tempo lo spazio, il modo in cui avviene il processo di insegnamento/apprendimento, si possono ottenere risultati duraturi e importanti, capaci di incidere su emergenze del nostro sistema scolastico come la dispersione scolastica o il miglioramento dei risultati a distanza e del rapporto scuola/lavoro. Tutto questo patrimonio di elaborazioni e di ricerche potrà essere utilizzato per dare forza e concretezza ai Piani di Miglioramento delle scuole.
Avanguardie Educative è un movimento di innovazione che porta a sistema le esperienze più significative di trasformazione del modello organizzativo e metodologico-didattico della scuola (manifesto del movimento) e le supporta e dissemina, creando le condizioni affinché altre scuole possano avviarsi in un cammino innovativo che porti a migliorare le proprie performance didattiche e organizzative.
INDIRE, in continuità e sinergia con il Quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione, lavora per incoraggiare il miglioramento del sistema d'istruzione e di formazione nazionale sostenendo le scuole in qualità di Agenzia Nazionale Erasmus+ e membro di European Schoolnet .
L'INDIRE orienta, inoltre, la scuola nell'adozione di percorsi di formazione e nell'uso di altre risorse anche nell'ambito di azioni sull'Innovazione attraverso le tecnologie (Fab-Lab, uso stampanti 3d, coding, e-book, gaming education, ambienti virtuali, ecc.); riorganizzazione dello spazio e del tempo (Future Classroom Lab e Flipped classroom, Debate, TEAL, Didattica per scenari, Aule laboratori disciplinari, Spazio Flessibile, Compattazione del calendario scolastico…); attività di formazione degli insegnanti sulla didattica disciplinare attraverso modelli MOOC ed Albi Nazionali di formatori (selezionati formati e valutati); sviluppo e diffusione di modelli di didattica laboratoriale e di scuola lavoro per l'Istruzione Tecnica e Professionale.

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