Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) ha creato alcuni strumenti a supporto della didattica a distanza predisponendo contributi scientifici multimediali per insegnanti, studenti e famiglie. Si tratta di 29 lezioni strutturate che spaziano sui macro-temi caratterizzanti FEEM, quali sostenibilità, energia, ambiente, digitalizzazione e soft-skills.

Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) ha creato alcuni strumenti a supporto della didattica a distanza predisponendo contributi scientifici multimediali per insegnanti, studenti e famiglie. Si tratta di 29 lezioni strutturate che spaziano sui macro-temi caratterizzanti FEEM, quali sostenibilità, energia, ambiente, digitalizzazione e soft-skills.

Il miglioramento genetico vegetale è alla base dell’agricoltura moderna e del Made in Italy. Le nuove biotecnologie “sostenibili” potrebbero aiutare il settore a essere più competitivo. Ma i consumatori sono fuori dal dibattito.

Ridurre l’impronta di carbonio prodotta dagli allevamenti bovini rientra nel Pacchetto Clima ed Energia della Commissione Europea, che intende ridurre le emissioni di gas serra del 36% nel 2030. Il progetto Life Beef Carbon propone delle strategie di mitigazione per ridurre l’impronta di carbonio dell’allevamento bovino da carne del 15% nei prossimi 10 anni.

Alla scoperta del ruolo agroecologico delle brassicaceae all’interno della rotazione colturale in azienda e del loro impiego nella biofumigazione per i controlli di alcuni patogeni e parassiti insieme a Roberto Matteo, ricercatore del CREA Cerealicoltura e Colture Industriali.

Ridurre l’impronta di carbonio dell’allevamento bovino da carne oggi è possibile grazie a Life Beef Carbon, un progetto internazionale di cui il CREA cura la parte italiana insieme ad Asprocarne e Unicarve.

Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) ha creato alcuni strumenti a supporto della didattica a distanza predisponendo contributi scientifici multimediali per insegnanti, studenti e famiglie. Si tratta di 29 lezioni strutturate che spaziano sui macro-temi caratterizzanti FEEM, quali sostenibilità, energia, ambiente, digitalizzazione e soft-skills.

Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) ha creato alcuni strumenti a supporto della didattica a distanza predisponendo contributi scientifici multimediali per insegnanti, studenti e famiglie. Si tratta di 29 lezioni strutturate che spaziano sui macro-temi caratterizzanti FEEM, quali sostenibilità, energia, ambiente, digitalizzazione e soft-skills.

Produrre di più risparmiando acqua, agrofarmaci ed energia. Scopriamo insieme a Daniele Massa, ricercatore del CREA Orticoltura e Florovivaismo, il progetto 3S-Econursery e il pacciamante organico brevettato del CREA, materiale naturale in grado di scacciare infestanti e malerbe che ha effetti benefici in ogni stagione: d’estate impedisce al terreno di scaldarsi troppo e quindi all’acqua di evaporare in fretta; d’inverno mantiene il terreno più caldo e ripara le radici dal gelo.

Luigi Cattivelli, direttore del CREA Genomica e Bioinformatica, ci guida in una sorprendente lezione alla scoperta dell’orzo, vero e proprio “highlander” in grado di essere coltivato nelle situazioni e nei climi più diversi.

Marika Ferrari, ricercatrice CREA Alimenti e Nutrizione, spiega FoodCons, il software per la stima dei consumi alimentari, in grado di indicare se stiamo seguendo una corretta alimentazione e quale sia il nostro impatto ambientale in termini di emissioni di anidride carbonica (dal minuto 1:15).

Il tema della biodiversità castanicola è trattato in questo eBook in maniera giocosa, ma con rigore scientifico. Il castagno, che connota e descrive il nostro paesaggio, è definito il “gigante buono” perché nel tempo ha sfamato molte generazioni. In Italia e in Europa esistono alberi antichissimi denominati “patriarchi”, e attorno a loro esistono leggende e storie tramandate da generazione in generazione.

Quand’è che un albero si definisce ‘monumentale’? E cosa lo distingue dagli altri alberi? A queste domande risponde Giuseppe Pignatti, ricercatore CREA – Foreste e Legno, accompagnandoci alla scoperta di un patrimonio nazionale costituito da oltre 3200 esemplari riconosciuti come monumentali e per questo considerati ‘beni paesaggistici’ in quanto espressione di valori storici, culturali, naturali, morfologici ed estetici del nostro territorio.

Come ottenere un’intera pianta di fragole? È quello che prova a fare il piccolo Zac una volta scoperto di essere rimasto a secco del suo frutto preferito. Dopo aver piantato i semi e seguito i consigli dell’amico Doc, Zac verrà aiutato dal robot Pac a realizzare un piccolo orto urbano. Alla fine scoprirà che per ottenere una pianta servono pazienza, dedizione e competenza, ma soprattutto scoprirà che la fragola non è proprio un frutto…

Luigi Cattivelli, Direttore del centro Genomica e Bioinformatica, spiega i meccanismi per selezionare varietà di orzo adatte ai futuri cambiamenti climatici.

Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) ha creato alcuni strumenti a supporto della didattica a distanza predisponendo contributi scientifici multimediali per insegnanti, studenti e famiglie. Si tratta di 29 lezioni strutturate che spaziano sui macro-temi caratterizzanti FEEM, quali sostenibilità, energia, ambiente, digitalizzazione e soft-skills.

Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) ha creato alcuni strumenti a supporto della didattica a distanza predisponendo contributi scientifici multimediali per insegnanti, studenti e famiglie. Si tratta di 29 lezioni strutturate che spaziano sui macro-temi caratterizzanti FEEM, quali sostenibilità, energia, ambiente, digitalizzazione e soft-skills.

Il tema della biodiversità castanicola è trattato in quest’app in maniera giocosa, ma con rigore scientifico. Il castagno, che connota e descrive il nostro paesaggio, è definito il “gigante buono” perché nel tempo ha sfamato molte generazioni. In Italia e in Europa esistono alberi antichissimi denominati “patriarchi”, e attorno a loro esistono leggende e storie tramandate da generazione in generazione.

Quali sono le strategie di mitigazione più idonee per ridurre le emissioni di CO2? Scopriamolo con il ricercatore CREA Luciano Migliorati, che spiega come valutare il carbon footprint di 100 aziende dimostrative e 20 aziende innovative situate in Piemonte e Veneto.

Una video lezione del ricercatore CREA Vincenzo Rossi su come le piante riescano a memorizzare le informazioni che arrivano dall’ambiente e a trarne vantaggio e su come la vernalizzazione, ossia un colpo di freddo, possa aiutare la pianta a fiorire al momento giusto.

Andiamo alla scoperta di P.E.R.I.L.BIO e SUSHIN, due progetti del CREA per lo sviluppo dell’acquacoltura biologica e sostenibile. L’acquacoltura è il settore con il più alto tasso di crescita tra tutte le attività zootecniche, con le rese produttive più vantaggiose e con un consumo di acqua e di suolo molto limitato.

Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) ha creato alcuni strumenti a supporto della didattica a distanza predisponendo contributi scientifici multimediali per insegnanti, studenti e famiglie. Si tratta di 29 lezioni strutturate che spaziano sui macro-temi caratterizzanti FEEM, quali sostenibilità, energia, ambiente, digitalizzazione e soft-skills.

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Videolezione della ricercatrice CREA Raffaella Battaglia. Un appassionante viaggio tra genetica, agricoltura, storia e scienza, per comprendere come l’uomo abbia interagito con la natura per vincere la sfida del cibo per tutti.

Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) ha creato alcuni strumenti a supporto della didattica a distanza predisponendo contributi scientifici multimediali per insegnanti, studenti e famiglie. Si tratta di 29 lezioni strutturate che spaziano sui macro-temi caratterizzanti FEEM, quali sostenibilità, energia, ambiente, digitalizzazione e soft-skills.

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Cosa si intende per agricoltura conservativa e su quali principi si basa? Quali sono le differenze rispetto alle coltivazioni tradizionali? Risponde Michele Rinaldi, ricercatore del CREA Cerealicoltura e colture Industriali.

Cos’è la dieta mediterranea? Stefania Ruggeri, ricercatrice del CREA Alimenti e Nutrizione, descrive questo stile alimentare, dal 2010 patrimonio immateriale dell’umanità Unesco. La dieta mediterranea non solo protegge da numerose malattie, ma è anche il regime alimentare più sostenibile per il nostro pianeta. Scopriamone insieme tutti i segreti!

Cosa può fare la ricerca italiana per il suolo? Quali meccanismi regolano il bio-reattore suolo? Ce ne parla Anna Benedetti, delegato scientifico del Commissario del CREA e National Focal Point della Global Soil Partnership.

Una videolezione completa su una delle colture più versatili della storia. Nella prima parte ripercorriamo 20 secoli di lino: dal tessile alle proprietà medicamentose già note nell’antica Roma. Botanica, agronomia, ecologia e filiere industriali vengono spiegate con rigore scientifico e con aneddoti curiosi e interessanti.

Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) ha creato alcuni strumenti a supporto della didattica a distanza predisponendo contributi scientifici multimediali per insegnanti, studenti e famiglie. Si tratta di 29 lezioni strutturate che spaziano sui macro-temi caratterizzanti FEEM, quali sostenibilità, energia, ambiente, digitalizzazione e soft-skills.

L’Italia rientra fra quei pochi Paesi che hanno tradotto nella propria lingua le “Linee Guida Volontarie FAO per la Gestione Sostenibile del Suolo”. Il documento rappresenta un importante strumento formativo per avviare il recupero dei suoli degradati e contrastare una serie di fenomeni già in atto. Ne parla Anna Benedetti, delegato scientifico del Commissario Straordinario e National Focal Point della Global Soil Partnership.

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In questo video, la nutrizionista CREA Stefania Ruggeri parla della dieta mediterranea, oggetto di oltre seimila pubblicazioni scientifiche e dal 2010 nella lista Unesco del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

Quali sono gli insetti utili per le nostre piante? E quali quelli dannosi? Esploriamo questo mondo poco conosciuto con Maria Rosaria Tabilio, ricercatrice del CREA Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura.

In agricoltura, i cambiamenti delle condizioni ambientali sono strettamente associati ai livelli di perdita di produzione imputabili alle malattie. Infatti, gli inverni più miti permettono una maggiore sopravvivenza di molti parassiti che poi troveranno vegetali sempre più indeboliti, non più in grado di mettere in atto meccanismi di difesa. Accanto all’adozione di corrette misure tecnico-agronomiche, un reale incremento della produzione si può ottenere soltanto attraverso la prevenzione e il controllo delle avversità biotiche. Nella progettazione di nuovi impianti olivicoli intensivi e super intensivi è importante un’attenta scelta varietale che contribuisca a un incremento della biodiversità olivicola, valorizzando soprattutto i genotipi autoctoni che esprimono le peculiarità analitiche e sensoriali del territorio d’origine.

Il tema della biodiversità castanicola è trattato in quest’app in maniera giocosa, ma con rigore scientifico. Il castagno, che connota e descrive il nostro paesaggio, è definito il “gigante buono” perché nel tempo ha sfamato molte generazioni. In Italia e in Europa esistono alberi antichissimi denominati “patriarchi”, e attorno a loro esistono leggende e storie tramandate da generazione in generazione.

È possibile ridurre l’impronta di carbonio dell’allevamento bovino da carne? Scopriamolo insieme al progetto internazionale Life Been Carbon, che sta sviluppando strategie di mitigazione che riducano l’impronta di carbonio dell’allevamento bovino da carne del 15% nei prossimi 10 anni.

Quanto impatta sul nostro pianeta l’attività umana? Cosa si intende per compostaggio e biodiversità? Ne parla Maria Rosaria Tabilio, ricercatrice del CREA Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura.

Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) ha creato alcuni strumenti a supporto della didattica a distanza predisponendo contributi scientifici multimediali per insegnanti, studenti e famiglie. Si tratta di 29 lezioni strutturate che spaziano sui macro-temi caratterizzanti FEEM, quali sostenibilità, energia, ambiente, digitalizzazione e soft-skills.

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Intervista a Nicola Pecchioni, Direttore Cerealicoltura e Colture industriali, sulle modalità di intervento degli studi di genetica in agricoltura e come essi possano intervenire per contrastare il calo produttivo a livello mondiale ed europeo, con conseguente aumento delle importazioni, e la diminuzione della superficie destinata alla coltivazione.

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Cosa si intende per contaminazione alimentare? Scopriamo insieme a Maurizio Masci, ricercatore del CREA Alimenti e Nutrizione, le tecniche analitiche più moderne per fronteggiarla, oltre a un’informazione generale sulla sostenibilità ambientale e ad alcune sfide della civiltà attuale.

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Zac rimane a secco d’acqua e non può irrigare il suo orto urbano. L’amico Doc proverà ad aiutarlo ma invano. Ci vorrà l’intervento del robot Pac per riportare l’acqua a casa di Zac e salvare il suo orto. Una lezione pratica dal risvolto etico: grazie a questo inconveniente Zac scoprirà l’importanza di non sprecare l’acqua per il bene del nostro pianeta.

Ridurre l’impronta di carbonio prodotta dagli allevamenti bovini rientra nel Pacchetto Clima ed Energia della Commissione Europea, che intende ridurre le emissioni di gas serra del 36% nel 2030. Il progetto Life Beef Carbon propone delle strategie di mitigazione per ridurre l’impronta di carbonio dell’allevamento bovino da carne del 15% nei prossimi 10 anni.

Le foreste sono un patrimonio unico, fondamentale per la difesa del territorio, per il contenimento dei cambiamenti climatici e per lo sviluppo socioeconomico. Ripercorriamo insieme a Raoul Romano, responsabile dell’Osservatorio Foreste CREA Politiche e Bioeconomia, il ruolo della foresta e della sua filiera produttiva e l’importanza degli interventi silvicolturali in termini di salvaguardia della biodiversità, erogazioni di servizi ecosistemici, prelievo di legname a fini non solo economici, ma soprattutto strutturali.

Da sempre l’uomo si chiede come l’ambiente e lo stile di vita influenzino la sua informazione genetica. Questo succede, nel mondo animale ma anche in quello vegetale, tramite dei “segnalibri” epigenetici che possono permanere per più o meno tempo e a volte possono addirittura essere ereditati dai figli. In questo video, la spiegazione della struttura epigenetica del codice genetico, ma anche le sue applicazioni di frontiera come la medicina e l’alimentazione.

In azione per il suolo e per mitigare l’impatto del cambiamento climatico con il Progetto Life12 ENV/IT/719 Carbonfarm: la politica dei piccoli passi. Video di presentazione dell’impianto prototipale per il compostaggio in azienda.

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Insieme a Monica Guarino Amato, ricercatrice del CREA Zootecnia e Acquacoltura, scopriamo l’avicoltura biologica e Zoobio2Systems, il progetto focalizzato sulla coltivazione di alimenti proteici, cereali e piante foraggere, utilizzati come mangimi dei polli biologici da carne. La coltivazione di soia bio è alternata con gli altri alimenti per il pollame, in una catena circolare virtuosa in cui le deiezioni degli animali sono impiegate per fertilizzare i campi.

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Cosa si intende per agricoltura di precisione? Come trasformare scarti in risorse energetiche? Cosa si intende per chimica verde? Scopriamo come la tecnologia integra le conoscenze e le tradizioni pregresse, aumentando la qualità del lavoro e il rispetto per l’ambiente, in questo tour al centro di Ingegneria e Trasformazioni agroalimentari, trasmesso nel 2019 su “Futuro24” di Rai News.

Le Linee Guida Volontarie FAO per la Gestione Sostenibile del Suolo rappresentano un volano per creare una cultura condivisa e un’alleanza fra mondo della ricerca, istituzioni e mondo produttivo. La tutela della fertilità del suolo è al centro dell’attenzione delle politiche europee, poiché è fondamentale per garantire la produttività e la redditività delle aziende. Ne parla Alessandro Monteleone, ricercatore CREA Politiche e Bioeconomia.

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Video intervista sul grano duro Senatore Cappelli. La ricercatrice Clara Fares spiega le novità introdotte con il miglioramento genetico e come sia sempre presente e fondamentale la genetica in agricoltura. Vengono descritte le caratteristiche chimico-fisiche, la storia di questo tipo di grano, lo sviluppo dei nuovi prodotti di panificazione e di pastificazione messi a punto e creati presso il CREA Ceralicoltura e Colture Industriali di Foggia.

Le foreste rappresentano una componente essenziale del nostro Paese, in termini paesaggistici, ambientali ed economici. Nello specifico, la pioppicoltura in Italia è un settore in forte crescita cui il CREA, con il suo centro Foreste e Legno, dedica attività di ricerca rivolte al miglioramento genetico: in particolare il rapido accrescimento, la resistenza alle avversità e la capacità di produrre legno di buona qualità, adattandosi ai vari ambienti. Scopriamone tutti i segreti!

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