Conversare tra le carte in un mondo digitale 2023. Educare al e con il patrimonio
An exchange of experiences and experimentations regarding the school as a crossroads and stimulus for a culture of heritage and memory as a common good. To better understand how this, in turn, is an opportunity for transformation, innovation and change of the training model.
For more information: https://www.diculther.it/ottava-edizione-della-settimana-delle-culture-digitali-antonio-ruberti-scud2023-8-13-maggio-2023/
Introduce e modera
Primo ricercatore Indire e giornalista. Si occupa di archivi di personalità dell’arte e della cultura del Novecento e coordina, dal 2008, l’Archivio storico Indire, prestando attenzione particolare alla storia del sistema scolastico italiano. Dal 2014 è docente di ‘Storia dei processi formativi’ presso l’Università IUL. In Indire coordina dal 2018 il gruppo di ricerca sulla ‘Valorizzazione del patrimonio storico’, con focus specifico sull’uso didattico e formativo del patrimonio culturale. Su tale tema è stata Honor Visiting professor presso il Dipartimento di Scienza della comunicazione dell’Università di Siviglia, docente nel Master “Territori Digitali. ICT, Innovazione Sociale e Comunità Patrimoniali in rete” (Università del Molise) e, attualmente, cura un ciclo di interviste su Rai Scuola – Rai Cultura. È direttore editoriale della rivista “Culture Digitali” e condirettore della “Collana Public History of Education. Teorie, esperienze, strumenti” (Università di Firenze).
Interventi
Laureata in Storia dell’arte con tesi in Storia della fotografia presso UniFi. Ha collaborato con gli Archivi Alinari, Scala e Museo S. Ferragamo. Lavora a Indire dal 2015, la sua attività si focalizza sullo studio e cura della documentazione dell’Archivio storico con particolare attenzione riguardo al Fondo fotografico. Altri interessi di ricerca riguardano: le pratiche di didattica per l’uso delle tecnologie applicate alla ricerca on line e in banche dati nell’ambito delle digital humanities, storia culturale della fotografia.
Sono Socio Fondatore e Presidente del Centro Ricerche “scientia Atque usus” per la Comunicazione Generativa ETS” e Direttore del ”Lab Center for Generative Communication del PIN – Polo Universitario Città di Prato”. Socio fondatore e membro del CdA della Fondazione don Lorenzo Milani. Ho lavorato come docente e ricercatore presso molti atenei nazionali e internazionali (dall’University of California, Los Angeles all’Università di Firenze, dalla Harvard University all’Università di Verona, dalla University of Connecticut alla Italian University Line, che ha contribuito a fondare). Cresciuto come filologo all’interno della scuola filologica di Firenze, i miei interessi di ricerca si sviluppano nell’ambito della sociologia del testo e della comunicazione. Nel volume La comunicazione generativa (Apogeo Editore, 2011), ho formalizzato una nuova ‘visione’ e ‘missione’ della Comunicazione: quelle che sono alla base del metodo quotidianamente utilizzato nei progetti del Centro Ricerche sAu e del Lab Center for Generative Communication del PIN.
Ph.D., Centro Ricerche “scientia Atque usus” per la Comunicazione Generativa ETS. Sono tra i soci fondatori del Centro Ricerche “scientia Atque usus” per la Comunicazione Generativa ETS, all’interno del quale mi occupo del coordinamento di alcuni progetti, tra i quali quello del Centro di Documentazione e Comunicazione Generativa “Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana”. Laureato in Teorie della comunicazione presso l’Università di Firenze nel 2011, ho poi conseguito nel 2015 il dottorato di ricerca in Gestione sostenibile delle risorse agrarie e forestali – curriculum in Economia vitivinicola e sviluppo rurale presso lo stesso Ateneo. Dal 2015 al 2021 sono stato assegnista di ricerca presso il Center for Generative Communication del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali. Sono docente a contratto nel corso di laurea triennale in Scienze umanistiche per la comunicazione.
Ph.D., Ricercatrice e socia fondatrice del Centro Ricerche “scientia Atque usus” per la Comunicazione Generativa ETS e Consulente presso il Lab Center for Generative Communication del PIN – Polo Universitario Città di Prato”. Attualmente referente per il Master in Comunicazione Medico-Scientifica e dei Servizi Sanitari realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università di Firenze. All’interno del Centro Ricerche sAu svolge attività di ricerca inerenti alle strategie di comunicazione per rafforzare una progettazione transdisciplinare dell’innovazione, favorendo la relazione tra il mondo della ricerca scientifica e gli stakeholder del territorio. Nel Centro Ricerche sAu è responsabile delle relazioni esterne e si occupa anche del coordinamento delle attività di public engagement sia a livello nazionale che internazionale.
EPh,D., Centro Ricerche “scientia Atque usus” per la Comunicazione Generativa ETS. Sono tra i soci fondatori del Centro Ricerche “scientia Atque usus” per la Comunicazione Generativa ETS, all’interno del quale ricopro il ruolo di tesoriere e – parallelamente al lavoro quotidiano sui progetti – ricopro il ruolo di responsabile della progettazione e dello sviluppo dell’Ambiente Integrato Atque, che è il cuore di tutte le attività del Centro. Laureato in Progettazione dell’Architettura presso l’Università di Firenze nel 2003, ho conseguito un Master e un Dottorato di ricerca sulla comunicazione nell’architettura e nel paesaggio presso la Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid. Dal 2013 collaboro con Luca Toschi e il gruppo di ricercatori di cui attualmente faccio parte, prima come assegnista di ricerca presso il Communication Strategies Lab, poi presso il Center for Generative Communication del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Firenze. Attualmente ricopro il ruolo di Ricercatore a Tempo Determinato presso lo stesso Ateneo.
Socia del Centro Ricerche “scientia Atque usus” per la Comunicazione Generativa ETS. In quanto Socia del Centro Ricerche sAu, i miei interessi di ricerca ruotano intorno alla sperimentazione del modello della Comunicazione Generativa, in particolare nelle sue più diverse applicazioni nell’ambito della promozione della salute, del benessere e della prevenzione. All’interno del Centro Ricerche sAu collaboro infatti alla progettazione di strategie di comunicazione orientate verso il settore sociosanitario, ricostruendo quel filo rosso indispensabile tra il mondo delle istituzioni, della ricerca, delle professioni e i cittadini. Partendo dall’identificazione, dalla mappatura e dall’ascolto dei portatori di interesse, il mio impegno consiste nel creare strategie di community building, ideando le modalità di coinvolgimento e di ascolto più adatte sulla base degli obiettivi da raggiungere.
Socia del Centro Ricerche “scientia Atque usus” per la Comunicazione Generativa ETS. Dopo la laurea triennale in Scienze Umanistiche per la Comunicazione all’Università di Firenze, nel 2022 ho conseguito una laurea magistrale in Teorie della Comunicazione presso la stessa Università e ho incominciato a collaborare con il Centro Ricerche sAu. All’interno del Centro Ricerche prendo parte alla progettazione e realizzazione di strumenti innovativi funzionali al community building e ideati per far emergere e rafforzare il valore aggiunto di ogni soggetto coinvolto nei progetti di ricerca. Nell’ambito del progetto Centro di Documentazione e Comunicazione Generativa “Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana”, infatti, il mio impegno va nella direzione di sperimentare un ambiente di condivisione e partecipazione per favorire la creazione di una comunità che attualizzi l’esperienza milaniana.
Filosofa, medievista, archivista. Responsabile degli archivi dei Frati Predicatori Domenicani della Provincia Romana. Ha lavorato per la Società Dantesca Italiana e curato per l’Archivio di Stato di Firenze gli inventari Savioli, Lisi, Wiechmann Savioli, Bueno e numerosi fondi del progetto “Scritture di donne in archivi pubblici e privati della Toscana”. Ha lavorato con Regesta.exe allo sviluppo di software e standard per l’archiviazione e collabora con la meta rivista open access “Culture Digitali”.
Juri Meda è professore associato di Storia dell’educazione presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo dell’Università degli Studi di Macerata. È attualmente membro del Consiglio direttivo del Centro Italiano per la Ricerca Storico-Educativa (CIRSE), dell’International Standing Conference on the History of Education (ISCHE) e del Consiglio tecnico-scientifico di INDIRE. Ha pubblicato numerosi articoli e saggi, alcuni dei quali dedicati alla tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale delle scuole e alla memoria della scuola.
Professore associato di Storia dell’educazione presso l’Università di Firenze. I suoi interessi di ricerca si sono concentrati sulla storia politica e sociale delle istituzioni scolastiche e educative e sulla storia dell’editoria scolastica. Negli ultimi anni si è dedicato anche allo studio al rapporto tra educazione e consumo nel tempo e alla Public History of Education.
Dal 2014 ricercatrice presso Indire. Ha a lungo collaborato con l’Università della Valle d’Aosta presso la cattedra di didattica e pedagogia speciale. In precedenza, ha lavorato come psicologa in interventi di riabilitazione di bambini con disturbi dell’apprendimento e disabilità cognitive oltre che come formatrice e consulente nell’ambito delle tecnologie assistive. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali ed è autrice di oltre cinquanta pubblicazioni scientifiche. I suoi interessi di ricerca principali riguardano le aree dell’educazione speciale, dell’inclusione scolastica e delle nuove tecnologie per la didattica.
Appassionata cinefila si avvicina alla sceneggiatura nel 2010 firmando il biopic In the fabulous underground insieme al regista Claudio Romano, proiettato all’Ecu Festival di Parigi nel 2013, all’Anthology Film Archives di New York nel 2014 durante una rassegna curata da Jonas Mekas, Il sodalizio artistico si riassume nella loro casa di produzione indipendente Minimal Cinema. Nel 2015 danno alla luce il lungometraggio Ananke, film in 16mm b/n prodotto da Gianluca Arcopinto e presentato in anteprima a Pesaro durante la rassegna Esordi Italiani proprio dal direttore Pedro Armocida. Nel 2016 e nel 2017 i corti Con il vento e Verso casa sono presenti alla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro nella sezione SATELLITE – visioni per il cinema futuro. Nel 2018 esce il film Incanto, proiettato in anteprima al Laceno d’oro Film Festival.
Dottoranda di ricerca in Migrazioni e Processi Interculturali presso il dipartimento di Scienze della Formazione (DISFOR). Fa parte del gruppo di lavoro dell’Archivio Ligure della Scrittura Popolare (ALSP) dove si occupa della valorizzazione delle fonti archivistiche in chiave didattica. Ha esperienza in ambito educativo sia come insegnante di sostegno sia come educatrice per le persone con disabilità.
Dopo una laurea magistrale in Storia dell’Arte frequenta un Master in Management degli Eventi Artistici e Culturali. Ha alle spalle una serie di esperienze nel settore museale (Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Museo del Tessuto di Prato e il Museo Ettore Fico di Torino) nell’ambito della mediazione e della didattica museale. Collabora come consulente per progetti strategici di ricerca e sviluppo per la valorizzazione del territorio e di beni museali attraverso il digitale. Recentemente ha curato la mostra fotografica “Siccome”, progetto in collaborazione di Torino Creativa. Appassionata di fonti e di archivi, fa parte di “TAB | Take Away Bibliographies” un progetto editoriale dedicato alla ricerca bibliografica che collabora, attraverso la co-progettazione di attività, con vari artisti/e ed enti del terzo settore (come Villa Romana, Archivio Luciano Caruso).
Walkabout, evento inserito nel Festival Sviluppo Sostenibile promosso dall’ASVIS.
Changemaker, esperto di Performing Media e fondatore di Urban Experience. Autore di saggi tra cui “Educare on Line” (NetBook, 1997), “Imparare giocando” (Bollati Boringhieri, 2000), “Performing Media 1.1. Politica e poetica delle reti” (Memori, 2006), “Paesaggi Umani” (Bordeaux, 2021), migliaia di articoli per testate nazionali, è autore e conduttore di trasmissioni radio e televisive per la RAI. È stato tra i fondatori di Stati Generali dell’Innovazione, fa parte del comitato scientifico di Symbola ed è tra i fondatori della Fondazione Communia Rete dei Beni Comuni. Ha curato per l‘Enciclopedia Italiana Treccani (Scienza e Tecnica-Informatica) il saggio “Culture Digitali” e diversi lemmi correlati, è docente di Tecnologie digitali e processi cognitivi all’Università Mercatorum. Su di lui è stato scritto il libro-librido “Performing Media, un futuro remoto. Il percorso di Carlo Infante tra Memoria dell’Avanguardia e Transizione Digitale” (Editoria & Spettacolo, 2022) a cura di Gaia Riposati e Massimo Di Leo. Esplora, conversa, sollecita sguardo partecipato per l’apprendimento dappertutto e la resilienza urbana, con i “Walkabout: conversazioni radionomadi con i piedi per terra e la testa nel cloud”.
Changemaker, esperto di Performing Media e fondatore di Urban Experience. Autore di saggi tra cui “Educare on Line” (NetBook, 1997), “Imparare giocando” (Bollati Boringhieri, 2000), “Performing Media 1.1. Politica e poetica delle reti” (Memori, 2006), “Paesaggi Umani” (Bordeaux, 2021), migliaia di articoli per testate nazionali, è autore e conduttore di trasmissioni radio e televisive per la RAI. È stato tra i fondatori di Stati Generali dell’Innovazione, fa parte del comitato scientifico di Symbola ed è tra i fondatori della Fondazione Communia Rete dei Beni Comuni. Ha curato per l‘Enciclopedia Italiana Treccani (Scienza e Tecnica-Informatica) il saggio “Culture Digitali” e diversi lemmi correlati, è docente di Tecnologie digitali e processi cognitivi all’Università Mercatorum. Su di lui è stato scritto il libro-librido “Performing Media, un futuro remoto. Il percorso di Carlo Infante tra Memoria dell’Avanguardia e Transizione Digitale” (Editoria & Spettacolo, 2022) a cura di Gaia Riposati e Massimo Di Leo. Esplora, conversa, sollecita sguardo partecipato per l’apprendimento dappertutto e la resilienza urbana, con i “Walkabout: conversazioni radionomadi con i piedi per terra e la testa nel cloud”.