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Piano di ampliamento offerta formativa Monitoraggio ex L.440_97

Da oltre vent’anni, in virtù della Legge 440 del 18/12/1997, una quota di risorse finanziarie viene messa ogni anno a disposizione delle scuole per ampliare e arricchire l’offerta formativa (Fondo 440). Le modalità di erogazione dei fondi sono via via cambiate, perché dopo una iniziale assegnazione a ogni istituzione scolastica di un bonus senza una destinazione d’uso vincolata, le scuole adesso devono candidarsi per accedere ai finanziamenti disponibili in base ad azioni individuate a livello centrale.

Il successivo D.M. 48/2021 individua infatti tre aree verso cui sono orientate le risorse finanziarie:

  1. dispersione scolastica
  2. promozione dell’inclusione e dell’equità complessiva del sistema educativo nazionale
  3. finanziamento a iniziative progettuali volte a contrastare la povertà educativa

Gli interventi possibili spaziano dalla cultura della legalità agli interventi di supporto all’innovazione digitale e didattica, dall’inclusione alla sostenibilità, dalla “manutenzione” delle Indicazioni curricolari per il primo e secondo ciclo alla promozione di argomenti trasversali come la sostenibilità, l’educazione al rispetto, il contrasto al cyberbullismo o le fake news.

Il progetto Piano di ampliamento offerta formativa Monitoraggio ex L.440_97 fa riferimento a un affidamento da parte del Ministero dell’Istruzione – Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali a INDIRE per la realizzazione di servizi di valutazione dell’impatto dei progetti finanziati con i fondi finanziati con il D.M. 48/2021.

L’iniziativa prevede la realizzazione di un’attività di monitoraggio nazionale sulla realizzazione delle iniziative progettuali connesse al D.M. 48/2021 e ha una serie di obiettivi: valutare la qualità e l’efficacia dei progetti realizzati, con riferimento ai risultati rispetto ai target coinvolti (studenti, scuole e reti di scuole); introdurre una modalità di valutazione dei progetti di carattere qualitativo che si affianchi a quella di carattere amministrativo-contabile; estendere le iniziative progettuali realizzate anche ad altre istituzioni scolastiche, in una logica di riuso e condivisione della conoscenza; identificare i parametri per l’ottimizzazione di policy orientate all’implementazione della ex Legge 440/97.

Gli strumenti di rilevazione dei dati sono di tipo quantitativo (piattaforma MONITOR, piattaforma INDIRE collegata con altre banche dati, survey online); qualitativo (survey, studi di caso esplicativi); confronto tra dati forniti dal Ministero e dati in possesso di INDIRE. Gli approcci sono l’analisi statistica, descrittiva e fenomenologica.

Accanto al monitoraggio e alla valutazione delle attività sono previste la promozione e la diffusione delle buone pratiche. La condivisione delle iniziative realizzate dalle scuole può generare due effetti significativi: il primo riguarda la possibilità di intercettare i bisogni presenti sul territorio, dando ai docenti l’opportunità di muoversi nella logica del fare. Il secondo effetto è legato alla necessità di documentare le pratiche significative, un’attività che consente ai docenti di riflettere sulle metodologie e sui contenuti individuati e di condividere il proprio lavoro, trasformando così la comunità scolastica in una comunità di apprendimento.

Di concerto con il Ministero dell’Istruzione, il progetto prevede attività di disseminazione sul territorio nazionale riguardo ai risultati e ai prodotti realizzati dalle scuole. L’Istituto cura infatti la realizzazione di azioni informative attraverso la pubblicazione di materiali e l’organizzazione di eventi in presenza e online, da condividere anche con la comunità scientifica di INDIRE.

Destinatari del progetto sono una serie di target diversificati e agli stakeholder del settore: in primis studenti e famiglie, destinatari finali degli interventi; poi scuole di ogni ordine e grado statali e paritarie su tutto il territorio nazionale; dirigenti scolastici e personale della scuola; istituzioni (enti pubblici, enti locali, organismi internazionali, associazioni, sindacati); operatori dell’informazione; il pubblico interno del Ministero (dirigenti, dipendenti e collaboratori), che assume un ruolo fondamentale per efficientare il processo di innovazione della scuola; il personale interno di INDIRE, una comunità scientifica che potrà alimentare il processo di analisi, monitoraggio, valutazione e diffusione degli interventi previsti.