Per Eble il diritto ad un ambiente non manipolato è anche il diritto ad un ambiente da sperimentare con tutti i sensi: l’architettura che vuole dialogare con il mondo dei bambini deve dare delle risposte alla loro sensibilità percettiva. Questa aspirazione si materializza sia nell’impianto urbanistico del complesso, sia nei materiali e nei colori utilizzati.
Il diritto fondamentale ad una natura immutata non è solo il diritto all’aria e all’acqua pulita, è anche il diritto ad un mondo che riconosce la sensorialità come un valore.
La caratterizzazione dei volumi - risolta con semplicità ed eleganza e ispirata al concetto archetipico della casa - si rende facilmente percepibile e comprensibile e offre ai bambini un ambiente dove identificarsi.
La posizione e la forma differente delle finestre danno vivacità e armonia alle facciate.