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Ricerca per l'innovazione della scuola italiana

Maeca Garzia

Maeca Garzia

Ricercatore

Pedagogista, dottore di ricerca in pedagogia interculturale, mi occupo di didattica metacognitiva e di strategie di contrasto alla dispersione scolastica. Lavoro per Indire da Novembre 2014 curando la modellizzazione di metodi didattici innovativi e la loro messa a sistema attraverso percorsi formativi improntati al coaching e attività di R-A.

Attività di ricerca

Nell’ambito del movimento Avanguardie Educative curo l’idea  dello Spaced Learning (SL), metodologia didattica basata su una particolare articolazione del tempo della lezione., promuovendone la disseminazione nelle scuole attraverso attività di ricerca-azione, animazione digitale e coaching in presenza e attraverso la piattaforma dedicata. La metodologia in questione ha come quadro teorico di riferimento la ricerca delle neuroscienze, pubblicata nel 2005 da R. Douglas Fields su Scientific American, circa il meccanismo di creazione della memoria a lungo termine. Fields scoprì che il processo di creazione della memoria a lungo termine ha come fattore chiave il tempo: ripetendo tre stimolazioni, distanziate da 10 minuti senza stimolazione, si innesca una reazione che rafforza il percorso sinaptico permanente. La scoperta è stata applicata alla didattica da Paul Kelley con alcuni docenti della scuola di cui è dirigente scolastico, la Monkseaton High School nell’Inghilterra del nord. Il risultato è stato la creazione di una metodologia didattica intervallante tre momenti di lezione a due momenti di pausa.

Nell’ambito della ricerca Piccole Scuole Crescono mi occupo di educazione personalizzata e di nuove modalità di organizzazione del curricolo, come strategia di gestione delle pluriclassi e di valorizzazione dell’eccellenza personale degli alunni che la compongono. Curo inoltre la definizione della metodologia di ricerca integrandola ad attività di coaching rivolte ai docenti che operano all’interno delle Piccole Scuole.
Per il progetto Maker@Scuola sperimento e valuto la ricaduta che, in termini di acquisizione di competenze specifiche per l’età pre-scolare, l’utilizzo della stampante 3D ha sui bambini della Scuola dell’Infanzia.
All’interno della ricerca Modelli formativi con riferimento all’Induction mi occupo della definizione di modelli di sviluppo professionale dei docenti  e li sperimento all’interno del progetto Neoassunti, dove curo la messa a sistema di modalità e strumenti attraverso cui monitorare le competenze acquisite dai docenti  e lo sviluppo in particolare dell’abilità di professional vision.
Nell’ambito del PON EDOC mi sono occupata della ricerca di modelli didattici innovativi, della loro modellizzazione e del loro perfezionamento attraverso processi formativi improntati al coaching e ad attività di sperimentazione in aula.