IBAN e pagamenti informatici
BANCA D’ITALIA, TESORERIA DELLO STATO
Sezione di Firenze
Conto Tesoreria Unica n. 130789
Intestatario conto: Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa, via M. Buonarroti n.10 – 50122 Firenze
BNL – GRUPPO BNP PARIBAS
IBAN: IT63P010 0502 8000 0000 0218 040
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Fatturazione elettronica
Il D.M. n. 55 del 3 aprile 2013 ha introdotto l’obbligo della fatturazione elettronica nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, in attuazione a quanto previsto dalla L. 244/2007 art. 1 commi 209-214. In ottemperanza a tali disposizioni, l’Indire, a decorrere dal 31 marzo 2015, non accetta fatture che non siano trasmesse in forma elettronica secondo il formato di cui all’allegato A del citato D.M. 55/2013.
La fattura elettronica deve essere trasmessa attraverso il Sistema di Interscambio (SDI) gestito dall’Agenzia delle Entrate, che provvede a trasmettere la fattura all’Indire attraverso l’utilizzo di un Codice Univoco rilasciato dall’Indice della Pubblica Amministrazione (IPA). Il codice IPA, pertanto, è un’informazione che deve essere obbligatoriamente inserita nella fattura elettronica e che rappresenta l’identificativo univoco del documento contabile. Oltre ai campi definiti come campi obbligatori dal D.M. 55/2013, la fattura deve contenere anche i codici CUP e CIG comunicati con l’ordine/contratto trasmesso da questa Amministrazione.
Di seguito si indicano le informazioni relative all’Indire, necessarie per la compilazione della fattura elettronica:
Intestazione |
Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa |
Codice Fiscale |
80030350484 |
Codice Univoco IPA |
UF46QB |
PEC |
indire@pec.it |
Split Payment
A seguito della conversione in legge del D.L. 50/2017 per le cessioni di beni e per le prestazioni di servizi effettuate nei confronti di Indire e fatturate a partire dal 1 luglio 2017, trovano applicazione le disposizioni dell’articolo 17-ter del D.P.R. 633/72 per cui l’I.V.A. addebitata dal fornitore nelle relative fatture sarà versata da Indire direttamente all’Erario, scindendo quindi il pagamento del corrispettivo dal pagamento della relativa imposta.
Conseguentemente, per le fatture emesse a partire dal 1 luglio 2017, i fornitori sono tenuti ad applicare la scissione dei pagamenti di cui all’art. 17-ter del D.P.R. 633/72.
Si ricorda che, sempre con decorrenza 1 luglio 2017 lo split payment è esteso anche ai compensi dei professionisti.
Con Decreto n.87/2018 (c.d. Decreto Dignità), viene meno l’obbligo in capo ai professionisti del regime di scissione dei pagamenti. L’abolizione dello split payment per i professionisti parte dal 14/07/2018, data di entrata in vigore del Decreto.