A partire dai principi generali individuati dal D.lgs. 60/2017 (ad es. art. 1, “La cultura umanistica e il sapere artistico sono garantiti alle alunne e agli alunni, alle studentesse e agli studenti al fine di riconoscere la centralità dell’uomo, affermandone la dignità, le esigenze, i diritti e i valori”, e art. 4 “le istituzioni scolastiche, nell’ambito della propria autonomia prevedono, nel Piano triennale dell’offerta formativa, attività teoriche e pratiche, anche con modalità laboratoriale, di studio, approfondimento, produzione, fruizione e scambio, in ambito artistico, musicale”) la ricerca si è resa necessaria per realizzare l’opportunità di “fare scuola attiva” con la musica e nella musica, una didattica sostenuta da una visione pedagogica coerente e innovativa. Questa visione si integra, inoltre, con l’osservazione dei fenomeni culturali, dei movimenti musicali giovanili, nonché delle innovazioni nel linguaggio e nelle tecniche espressive. Se l’esperienza è imprescindibile per qualsiasi apprendimento, l’esperienza estetica musicale in particolare, come produttori e come fruitori di musica, interviene a rivitalizzare le relazioni nella comunità educante, si rivela determinante nella co-costruzione di un senso positivo del tempo scuola, contribuisce allo sviluppo di consapevolezza civica, prospettiva critica, competenze disciplinari e transdisciplinari.

Obiettivi

• Far emergere processi di innovazione in atto, formando e supportando insegnanti ed educatori a una documentazione sistematica che stimoli la circolarità tra pratica e riflessione, tra azione e trasformazione nella relazione;
• Costruire connessioni tra esperienze coerenti con l’impianto teorico, favorire la cooperazione e la contaminazione a partire da spunti trasferibili e reinterpretabili, nell’intento complessivo di ripensare, estendere e radicare la didattica laboratoriale con la musica e nella musica;
• Cogliere bisogni e proporre soluzioni tecnologiche sostenibili per la realizzazione di pratiche innovative nelle coordinate pedagogiche rappresentate.

Domande della ricerca 

• Dalle narrazioni delle sperimentazioni realizzate si possono ricavare i prodromi di una cultura condivisa della didattica laboratoriale musicale? Quali sono i dati a sostegno dell’opportunità di estendere e potenziare la didattica laboratoriale musicale?
• In che modo la scuola del secondo ciclo può accogliere le istanze espressive degli adolescenti in ambito musicale? Quali laboratori musicali si possono realizzare nella scuola secondaria di II grado per favorire il confronto intergenerazionale, la maturazione di competenze transdisciplinari e contrastare la marginalità e l’abbandono?

 

Partecipanti
Insegnanti di ogni ordine e grado.