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02/15/2017

Nuovi incentivi per l’occupazione giovanile: attenzione ad alternanza, apprendistato e tirocini.


Finisce l’era degli incentivi generalizzati per lasciare posto alle agevolazioni mirate alle assunzioni di giovani e disoccupati di lunga durata.

Dall’inizio di gennaio 2017 sono operativi tre nuovi incentivi destinati a tre categorie di individui e finalizzati a risollevare tre problematiche italiane: l’occupazione nel meridione, l’occupazione dei giovani under 29 e quella di tirocinanti ed apprendisti.

“Bonus Sud” propone incentivi per i datori di lavoro di otto regioni del sud (Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Abruzzo, Molise e Sardegna), ed è destinato ai giovani disoccupati dai 15 ai 24 anni e agli over24 se privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi. Lo sgravio copre totalmente i contributi previdenziali per un massimo di 8.060 euro annui in 12 mesi ed è finanziato con 530 milioni dei Fondi europei.

Il secondo incentivo si applica ai datori di lavoro di tutto il territorio nazionale, che assumono giovani inoccupati con contratto a tempo indeterminato, di apprendistato professionalizzante o a tempo determinato di almeno sei mesi. In questo caso i ragazzi tra i 16 e i 29 anni destinatari sono coloro che partecipano al piano europeo “Garanzia Giovani”. Di nuovo lo sgravio totale dei contributi per il lavoratore assunto nel 2017 avrà un massimale di 8.060 euro annui per 12 mesi. Per contratti di 6 mesi lo sgravio sarà del 50%.

A proposito di alternanza scuola-lavoro, la decontribuzione per i datori di lavoro che assumono con contratti a tempo indeterminato o in apprendistato, ragazzi che hanno svolto attività di alternanza presso l’azienda, tirocinanti universitari o chi ha svolto apprendistato duale, sarà totale con un massimo di 3.250 euro annui per 36 mesi. In questo caso le risorse derivano dalla legge di bilancio 2017.

 “Con la fine della decontribuzione totale – spiega il presidente dell’Anpal, Maurizio Del Conte – si è deciso di dirottare le risorse europee disponibili per obiettivi specifici, ovvero alle imprese che assumono al Sud dove la disoccupazione è più alta o che, in tutta Italia, puntano sui giovani”.