L’SGA è molto diverso da un semplice progetto di didattica ambientale, legato all’iniziativa di singoli insegnanti: la complessità della procedura da una parte richiede impegno e pazienza, ma dall’altra assicura la continuità del progetto. Nella foto: monitoraggio della raccolta delle pile, esposto in bacheca.
Ogni anno vengono posti nuovi obiettivi, anche piccoli, ma misurabili e in continuità tra loro. Possono riguardare la quantità dei materiali da riciclare, l’energia o l’acqua da risparmiare, l’adozione di comportamenti più corretti. Il fornitore della carta, ad esempio, è riuscito a trovare un materiale con un costo contenuto, ottenuto da materiali riciclati al 100% e sufficientemente bianco e robusto. Oggi quindi la totalità della carta utilizzata nella scuola è riciclata, grazie ad una ricerca stimolata dal SGA. La procedure testimoniano nei minimi dettagli un percorso molto preciso, variabile a seconda delle necessità ma soprattutto riproducibile, pensato per poter essere seguito nel tempo anche da persone diverse.
Uno dei punti di forza dell’Emas è l’idea di realizzare un continuo miglioramento. Nella foto: un indicatore per la luce.