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dadi
03/25/2015

A scuola si impara a ragionare


Il progetto si chiama “Ragionare con logica” e sono stati due docenti universitari (Roberto Giuntini e Giuseppe Sergioli) a realizzarlo nel liceo classico “Galileo” di Firenze. Un gruppo di studenti del IV e V anno, per alcuni giorni, ha sperimentato in prima persona come potenziare le proprie capacità di ragionamento e argomentazione. In collaborazione con l’Associazione NAJS Education, che promuove la cultura della logica tra i giovani, i partecipanti del liceo sono stati indirizzati verso l’apprendimento delle tecniche argomentative, di persuasione, ragionamento e di decision making. Tutte caratteristiche utili per vivere in una società cosciente. Partendo dalla struttura del pensiero che ha toccato la filosofia, il latino, il greco, la matematica e la fisica, si è, infatti, arrivati a percepire quanto alcuni saperi trasversali permettano di poter ragionare e quindi prendere le giuste decisioni.

Ecco in sintesi le diverse attinenze analizzate:

logica e filosofia (studio delle origini della logica aristotelica e influenze sui pensatori successivi)

logica e analisi logica (analisi degli argomenti)

logica e matematica (relazione tra connettivi logici e funzioni)

logica e fisica (relazione tra connettivi logici e circuiti in serie e in parallelo)

logica e informatica (relazione tra connettivi logici e circuiti logici presenti nei computer).

Di recente anche il Ministro Giannini è intervenuto sul tema con queste parole: «Ci rendiamo conto che non basta dare Ipad, computer o lim, né giocare con gli strumenti informatici. Ma non ci saranno ore di coding come disciplina, penso invece a lezioni di logica o a progetti specifici usando il personale a disposizione già alle elementari». Riuscire a formare gli studenti sulla base dei programmi scolastici, dunque, non è la sola sfida che attende la scuola italiana, si dovrà anche fare in modo che le generazioni future acquisiscano tutti gli strumenti e le competenze necessarie del saper fare, del saper pensare e del saper agire. Farlo significherà garantire ai giovani un futuro da cittadini attivi, soggetti informati e lavoratori consapevoli.