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03/24/2015

Ricerca Insafe: comprendere e contrastare i pericoli del web


Una recente ricerca di Insafe  (network europeo che lavora per rendere più sicuro il Web coordinato dall’EUN, consorzio no profit di 28 ministeri europei dell’educazione) ha dimostrato quali sono i comportamenti e le tendenze da non sottovalutare per tamponare i pericoli che i ragazzi incontrano “on line”.

Di seguito riportiamo i punti centrali dello studio Insafe :

1) La prima cosa utile per genitori e insegnanti è quella di non sottovalutare nessun aspetto poiché i giovani spesso si trovano soli di fronte a minacce che gli adulti ignorano o faticano a capire.

2) I dati sui giovani italiani tra i 9 e i 16 anni dicono che il 38% di questi usa abitualmente il web.

3) Questi i pericoli on line più frequenti :

Grafico

Kaspersky Lab, tra i sostenitori di Insafe e produttore di un software studiato per limitare i rischi dei ragazzi che navigano

La classifica qui sopra si riferisce ai giovani europei tra i 9 e i 16 anni e in che modo sono venuti a contatto con contenuti pericolosi sul web.

Al primo posto ci sono le chat online che rappresentano il primo “luogo” di atti di cyber bullismo. Al secondo posto i siti pornografici, l’ipotesi avanzata è che il 60% di quella fascia sia riconducibile a ricerche specifiche e non di clic su banner.

Molto probabile, invece, è che buona parte dei contatti riguardanti il gioco d’azzardo sia legato a banner non ritenuti inadatti alla pubblicazione su siti con molte visualizzazioni, così come per quelli che contengono violenza.

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4) Motivazioni (PRIME 8) delle richieste d’aiuto a Insafe :

in Italia gestita da Telefono Azzurro
CYBERBULLISMO          20,8%
PRIVACY ON LINE          11,9%
RELAZIONI ON LINE           9,9%
IMPOSTAZIONI TECNICHE           8,9%
MATERIALE POTENZIALMENTE PERICOLOSO           6,9%
REPUTAZIONE ON LINE             5%
USO ECCESSIVO             5%
SUICIDIO             5%

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5) L’importanza dei genitori.

Il supporto dei genitori è fondamentale anche se spesso capita che i ragazzi non amano confidarsi. È importante mantenere un dialogo per accorgersi di determinate situazioni, magari anche provando con curiosità a informarsi su strumenti e mezzi con i quali comunicano. Reazioni repressive, divieti e privazioni possono provocare solo il risultato contrario: maggiore chiusura sull’argomento e lasciare da soli i giovani ad affrontare un problema molto più grande di loro.